RAGUSA. Monitoraggio appalti, gennaio e febbraio mesi negativi. Il presidente Ance, Cutrone: “Trend peggiore dal 1994 ad oggi”

Continua senza sosta il monitoraggio dell’Osservatorio appalti dell’Associazione costruttori edili della provincia di Ragusa. Dall’inizio dell’anno a tutto il 20 febbraio sono state bandite gare per un valore complessivo di 1.747.550 euro. Nel dettaglio, 525.508 euro dal Comune di Ispica, 924.519 euro dal dipartimento della Protezione civile di Ragusa e 297.523 euro dalla Provincia regionale di Ragusa. Per il resto, il quadro, che non comprende gli affidamenti a trattativa privata, cottimo-appalto ed aste pubbliche inferiori a 200.000 euro in quanto non pubblicati sulla Gurs, è disarmante. “I primi due mesi di questo 2009 – afferma il presidente di Ance Ragusa, Santo Cutrone – stanno facendo rilevare una tendenza ancora peggiore rispetto al 2008 il cui dato complessivo si aggirava sugli oltre 29 milioni di euro, il peggiore dal 1994 in qua, da quando, cioè, il nostro Osservatorio appalti ha cominciato il proprio monitoraggio. Segno evidente di una crisi economica che non solo non risparmia il settore delle costruzioni ma che non lascia intravedere alcun segnale di risalita neppure per il prossimo futuro. Non è nostro intento diffondere sfiducia. Ma i dati da noi registrati vanno tutti in un’unica direzione. E cioè quello che ci attende è un 2009 avaro di riscontri, un anno critico come neppure ci si poteva immaginare. Se da un lato il nostro settore riesce ancora a stare a galla, sfruttando le buone performance degli anni passati, dall’altro non potrà continuare a lungo a reggere una fase di stagnazione che non sembra promettere alcunché di incoraggiante. Ecco perché, dopo aver preso atto del nulla di fatto in questi primi due mesi dell’anno, torniamo a lanciare un appello alle istituzioni locali affinché, ciascuno nel proprio ambito di pertinenza, provvedano a sbloccare le procedure per mandare in appalto opere pubbliche già pianificate, inserite nei relativi piani triennali, per le quali sono già state individuati i fondi e le fonti di finanziamento. Se non ci sarà un’accelerazione verso la direzione auspicata dalla nostra associazione di categoria, si rischia di assestare un duro colpo ad un comparto che, finora, ha contribuito alla crescita e allo sviluppo dell’economia locale”.

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