Amministrative a Modica. Simona Pitino: senza chiarezza né coerenza non può esserci credibilità. Carpentieri, Torchi, Barone: quando la storia, anche personale, viene….utilmente dimenticata

LIBERA MODICALiberaModica è nata con l’intento di offrire alla città una precisa idea di futuro, rimuovendo le cause che l’hanno ridotta in questo stato di sofferenza comatosa e proponendo con nettezza le sole terapie efficaci: scelte, proposte e interventi contenuti nel programma di governo comunale. Obiettivi che rappresentano la sola ragion d’essere di Libera Modica la quale, quindi, non ha alcun bisogno – ed anzi non potrebbe mai tollerare – alcuna forma di ambiguità. Il programma di LiberaModica è di rottura totale con le pratiche delle amministrazioni di centrodestra e centrosinistra dell’ultimo decennio ed è chiaro e leggibile nelle sue idee-forza, nelle sue cento proposte e nei cinquecento interventi dettagliatamente annunciati per la rinascita morale, civile, sociale ed economica della città.
LiberaModica pertanto non chiede alla città un consenso comunque e qualunque, ma solo ed esattamente quello specifico consenso, libero e consapevole, finalizzato alla realizzazione del suo programma. Diversamente LiberaModica, nata sotto la spinta del bisogno urgente di restituire un progetto e una speranza alla città, non sarebbe in campo in questo dibattito elettorale. Se c’è, quindi, ha il privilegio naturale della verità, della chiarezza e della coerenza, esattamente come, all’opposto, gran parte degli altri candidati e schieramenti, soprattutto quelli che si ritengono accreditati del maggiore consenso, hanno invece la necessità della mistificazione, dell’ambiguità e del trasformismo per fare sopravvivere carriere, ambizioni, tentativi acrobatici e affannosi di riposizionamento personale di un ceto politico a trazione clientelare che ha maltrattato, frustrato e immiserito la città come spazio e valore comunitario, trovando sempre il modo di appagare gli appetiti affaristici di potenti gruppi economici.
E’ per questo che nel corso di una manifestazione elettorale sostenitori del candidato Girolamo Carpentieri hanno avuto bisogno di dedicare specifici “apprezzamenti” all’identità e al programma di LiberaModica.
Il candidato a sindaco de “Il Megafono”, “Adesso Modica” e “Modica grande di nuovo” fino a sei mesi fa chiedeva voti per il Pdl berlusconiano, dopo avere per molti anni amministrato la Provincia da assessore e vicepresidente e militato in Forza Italia, sempre come fedelissimo della famiglia Minardo, al punto che reagì alle critiche mosse dal sindaco di Modica al deputato Nino Minardo il quale …. semplicemente, alla Camera ha votato a favore della soppressione del Tribunale di Modica!
Carpentieri, che magari oggi promette di salvare il Tribunale, passa, con l’unica coerenza di essere sempre contro gli interessi generali della parte sana e migliore della città, da un “padrino” politico ad un altro. Oggi chiede voti per fare il sindaco di Modica, sotto l’ala protettiva di chi gli ha fornito in franchising il marchio “Modica grande di nuovo”, dopo avere fatto “Ragusa grande di nuovo” in cinque anni di clientelismo “militare”, e dopo, rieletto, essere fuggito a Palermo verso una più comoda poltrona. Per questa via, la speranza di Modica di ottenere finanziamenti per il Barocco è veramente in buone mani, come risulta chiaro anche da dichiarazioni rilasciate dall’interessato appena qualche settimana fa!
Impegnati a cercare voti per Carpentieri troviamo anche figure e personaggi noti alla città per i suoi trascorsi politici. Uno di questi è l’ex sindaco Torchi, in carica fino al 2008 quando, appena un anno dopo essere stato rieletto con maggioranza schiacciante, abbandonò la carica (come ha fatto a Ragusa sette mesi fa l’attuale capo provinciale del partito di Carpentieri) per tentare la carta personale di un seggio all’Ars.
In sei anni di sindacatura Torchi il Comune fu nelle mani dell’Udc di Drago e dell’allora Forza Italia della famiglia Minardo, le trame clientelari colpirono la parte sana a produttiva della città e la dissennata gestione finanziaria la misero in ginocchio come, tutti i giorni, denunciava il principale rappresentante dell’opposizione, il capogruppo consiliare Ds, Giuseppe Barone.
Nella manifestazione elettorale di qualche giorno fa, Barone, storico che dimentica anche la storia personale, ha tessuto le lodi di Torchi e, insieme a lui, chiede voti alla città per Carpentieri, magari in nome della comune e ben nota sensibilità per la cultura e per il ….. “potere delle idee” che, come a tutti i cittadini è ben noto, Carpentieri e Barone da sempre condividono.
Ecco perché LiberaModica – realtà civica, plurale e indipendente, nata per iniziativa di cittadini che non vogliono più lasciare il loro destino e il loro futuro nelle mani di chi ha tradito la loro fiducia – dà così tanto fastidio a determinati candidati e all’ammucchiata dei loro sostenitori.
Perciò ….. LiberaModica ….. dall’inganno, dall’opportunismo, dal trasformismo, dai mestieranti della politica e dai voltagabbana i quali hanno dimostrato di coltivare solo ambizioni e carriere personali sulla pelle viva della città che fatica, che lavora, che produce e che viene umiliata, tartassata, immiserita, frustrata.

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