Modica. Sei mesi di reclusione al dipendente comunale, Sortino

saro sortinoSei mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale. Così ha sentenziato il giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, a conclusione del processo contro il dipendente comunale Rosario Sortino, 48 anni, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, accusato di furto aggravato. La sentenza è stata emessa dal giudice onorario del Tribunale, Corrado Celeste, nella stessa entità della richiesta avanzata dal pubblico ministero, Diana Iemmolo. L’uomo era stato sottoposto a perizia psichiatrica e il consulente aveva concluso che si tratta di un soggetto parzialmente in grado di intendere e di volere al momento della commissione del furto ai danni un’azienda di legnami di Contrada Michelica, definendolo “ socialmente pericoloso”, anche perchè, dopo l’arresto nei primi giorni del mese di aprile, fu ammesso alla detenzione domiciliare e in questo periodo aveva minacciato di morte la famiglia ipotizzando di volere incendiare la bombola Gpl(la moglie in quella circostanza lo denunciò ma, successivamente, ritirò la querela), tant’è che fu ricoverato nella divisione di psichiatria dell’Ospedale Busacca di Scicli. I perito ha consigliato adeguate cure per Sortino, ritenuto comunque in grado di sostenere il processo Il processo si è celebrato con il rito abbreviato e, dunque, Sortino, ha potuto beneficiare dello sconto di un terzo della pena. Era stata la polizia ad arrestarlo per il furto di appena 12 euro e un centinaio di francobolli dalla sede dell’azienda modicana nella zona artigianale. Era stato l’allarme che si era attivato nel cellulare del titolare dell’azienda ad attirare sul posto la polizia e lo stesso proprietario. L’uomo era stato trovato nascosto dietro la porta del bagno. L’uomo resta ai domiciliari.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa