Vincenzo Savarino si toglie la vita. Era operaio della Servizi per Modica. Nuovo dramma sociale

DSC02037wtmkSi toglie la vita gettandosi in una cisterna, Vincenzo Savarino, 65 anni, dipendente della società Servizi per Modica. Un altro dramma sociale determinato anche dal mancato recepimento degli stipendi da cinque mesiì, dall’ombra del prepensionamento e dalla grave vicenda che ha colpito la moglia, ricoverata  in stato vegetativo. Savarino si è buttato a tarda notte nella cisterna del terreno di sua proprietà, a pochi passi dall’abitazione di contrada Bosco Serrameta. Savarino, sempre puntuale al lavoro, stamattina non si era fatto vivo. Quando i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo era già tardi. L’uomo, padre di tre figli adulti, era morto annegato. Tra i colleghi della «Spm Servizi per Modica», la municipalizzata del comune dove la vittima lavorava come falegname, stamani c’era rabbia e sgomento.

L’amministratore unico della «Spm» cerca di stemperare i toni, sostenendo che il suicidio di Savarino non c’entra con la critica situazione lavorativa, dal momento che il prepensionamento sarebbe stato concordato con il sindacato, con il consenso dello stesso Savarino. Un altro dramma della crisi comunque in provincia di Ragusa in meno di tre settimane, dopo il caso di Giovanni Guarascio, morto dopo essersi dato fuoco a Vittoria per non perdere la casa.

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