“Per uscire dalla crisi servono iniziative concrete e non clientelari che mirino davvero al bene del Mezzogiorno e della Sicilia. Non si deve continuare, come in parte sta facendo il Governo regionale, a sperperare somme che invece potrebbero andare allo sviluppo delle imprese, e dunque del mercato del lavoro. E’ questo il bene comune a cui dobbiamo tendere”. L’ha detto Maurizio Bernava pochi minuti fa intervenendo al congresso provinciale della Cisl di Ragusa sostenendo la necessità di rivedere alcune questioni importanti anche nell’azione di governo. “Un patto per il bene comune non è un semplice slogan per il congresso, ma il messaggio di sintesi più giusto da mandare al mondo. Siamo l’unica organizzazione in Sicilia con delle proposte concrete per fronteggiare la crisi. Si parla di crisi ma nessuno sa i costi, gli effetti che ne stanno derivando anche a causa di un interessi di lobby che vengono assecondati. Se è vero che l’euro ci ha salvato da una crisi, è vero anche che l’Europa sociale non si è creata. Siamo insomma davanti alla prima vera crisi del capitalismo, crisi fisiologica del sistema con probabili effetti devastanti. E il nostro non vuole essere un patto da scrivere, ma un fine da perseguire, appunto il bene comune. Occorre risolvere i problemi della gente. Lombardo si servi dei patti sociali per risolvere i problemi dei lavoratori. Non è più possibile parlare di quante Ausl assegnare a te o a me. C’e’ un problema etico da risolvere prima perché la crisi è reale”. Bernava ha auspicato un positivo utilizzo dei fondi europei. “Le cose che dice Obama sono le cose che la Cisl dice da 15 anni, e forse se ci avessero ascoltato non saremmo arrivati a questo punto. Abbiamo assistito a progetti preconfezionati che hanno violentato le procedure europee. Non abbiamo fatto nulla con i fondi europei, il tasso della disoccupazione giovanile è altissimo, non si è investito sulle fonti di energia alternativa. Bisogna che la Sicilia metta tutti attorno ad un tavolo, banche, enti locali, istituzioni, per parlare di come risolvere la crisi”. Il segretario regionale della Cisl si è poi soffermato sulla sanità siciliana auspicando un ruolo centrale per i medici di famiglia e incarichi meritocratici nei reparti, evitando nuovi primari solo perché portano voti. Infine una proposta operativa: “Vogliamo confrontarci con Confindustria, Confcommercio e tutte le altre organizzazioni. Pensiamo ad un fondo regionale per dare concreto sostegno alle famiglie con redditi bassi, per garantire il diritto allo studio, i buoni alimentari, senza fare come continua a fare l’assessore Scoma che non centra l’obiettivo e brucia parte dei fondi disponibili”.
Cisl, il segretario regionale Bernava: “Basta con lo spreco di risorse utili, basta alle lobby”
- Marzo 2, 2009
- 3:07 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa