Al termine del mandato amministrativo, e non più candidato alle “amministrative” in calendario domenica prossima, il presidente del Consiglio Comunale uscente di Comiso, Raffaele Elia, ha voluto rivolgere un saluto ai consiglieri del vivico consesso come segno tangibile di rigraziamento di una collaborazione quinquennale pur nella diversità di posizioni. “Molte cose sono difficili da capire ma – il Nulla – è assolutamente incomprensibile; nel Nulla ti vengono a mancare punti di riferimento utili per avviare un processo di cambiamento”.Con la presente voglio salutare i miei compagni di viaggio della legislatura che volge al termine. Durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso 23 aprile 2013, non mi è stato possibile, con mio dispiacere, porgere i saluti ai consiglieri comunali, lo staff della presidenza e i funzionari che, in un modo o nell’altro, sono stati vicini alla presidenza e che molto hanno fatto per la buona riuscita della conduzione del consiglio.
Nel mio mandato abbiamo dovuto affrontare tante difficoltà e prendere tanti provvedimenti, necessari quanto dolorosi per tutta la cittadinanza, non ultima la dichiarazione di dissesto che tutti noi, membri del consiglio comunale, con motivazioni diverse, con forte senso di responsabilità abbiamo dovuto approvare.
Di volta in volta mi sono confrontato con i componenti del consiglio, sulla base di un rapporto di reciproca stima e rispetto seguendo, sempre e comunque, il regolamento. Ho cercato di orientare il mio lavoro al buon andamento della macchina burocratica, ho avuto modo di apprezzare chi mi ha sostenuto e di ammirare chi ha saputo fare un’opposizione pacata e costruttiva allo stesso tempo.
Ringrazio i numerosi elettori che nel 2008 hanno riposto piena fiducia in me e nel mio operato. Da semplice cittadino, con atteggiamento tipico di chi mira solamente al bene comune della nostra bella città, auspico ai nuovi amministratori di amare Comiso e di onorarla con impegno e costanza, con atteggiamento creativo e coraggioso, tenendo conto dei valori morali e sociali che contraddistinguono i nostri concittadini”.