LiberaModica, l’abbandono del Centro civico polivalente offende la città

centro civico polivalenteMai più abbandoni, LiberaModica denuncia lo stato del “Centro Civico polivalente” Un progetto pluripremiato, un’opera-gioiello realizzata al novanta per cento, di grande importanza per la vita sociale e culturale della città, ferma dal 2009 per colpa della Regione e dei governi Cuffaro e Lombardo. Il Comune e i deputati all’Ars cosa hanno fatto finora? LiberaModica continua a battersi, con il sostegno dei cittadini che sempre più numerosi ne stanno sostenendo questo specifico filone di impegno per la città, contro gli abbandoni di spazi pubblici e contro le opere incompiute. Una delegazione guidata dal candidato a sindaco Simona Pitino ha eseguito un sopralluogo nell’area in cui sorge il Centro Civico Polivalente, tra l’edificio dell’ex Azasi e il palazzo del Tribunale. Un’opera completa al novanta per cento ma i cui lavori sono fermi dal 2009 per colpa della Regione che non ha erogato la propria parte di finanziamento e del Comune, nonché dei rappresentanti locali all’Ars che non hanno saputo ottenere il rispetto di un impegno preciso. Le responsabilità sono dei governi regionali Cuffaro e Lombardo. L’opera infatti, finanziata nel 2005 per poco più di un milione e mezzo di euro (di cui 1.079,107.000 con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti e 484.892.000 da parte della Regione) vide il via ai lavori nel 2006, ma nel 2008 – quindi per scelte finanziarie a cavallo dei due governi Cuffaro e Lombardo – la Regione tagliò di ben due terzi la propria quota di finanziamento. Nel 2009 così, i lavori si sono fermati, senza che il Governo-Lombardo (Mpa-Pd politicamente amico dell’amministrazione comunale Pd-Mpa) facesse nulla per onorare l’impegno. Il risultato è un’incompiuta intollerabile, che offende la città e le infligge una nuova beffa, considerato il grande pregio dell’opera, la sua importante destinazione e il fatto che è quasi completa. Le forze politiche – e in molti casi anche le persone stesse – che portano la responsabilità di questo tradimento nei confronti della città sono tutte riposizionate in cinque delle proposte elettorali in campo per l’amministrazione comunale nei prossimi cinque anni. I cittadini sappiano valutare, riflettere, scegliere in modo lucido e oculato per il bene di Modica. Il progetto del Centro Civico Polivalente, redatto dagli architetti Emanuele Fidone e Amilcare La Corte, ha collezionato, come ha efficacemente documentato il Clandestino in un ottimo reportage alcuni mesi fa, una serie di prestigiosi riconoscimenti dei quali basta ricordare i seguenti: nel 2008 selezionato dal Ministero Beni culturali per essere esposto nel Festival internazionale dell’architettura di Londra; menzione speciale nella Triennale di Milano, sezione “Medaglia d’oro” dell’Architettura italiana. La delegazione di LiberaModica e i cittadini che si sono uniti nell’iniziativa hanno trovato un edificio di così pregevole fattura sommerso da erbacce e sterpaglie, circondato da spazzatura e innumerevoli segni di degrado, in un’area strategica per la vita della città dove potrebbe assolvere ad una funzione vitale di aggregazione sociale e di impulso alla vita culturale. LiberaModica, con Simona Pitino sindaco e la propria rappresentanza consiliare si batterà subito per l’immediato completamento dei lavori e la fruizione pubblica dell’opera

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