“Rilanciare la città attraverso una regolare gestione quotidiana della res pubblica”. Il candidato Sindaco Mommo Carpentieri si impegna al pagamento puntuale dei dipendenti comunali: “Sono una risorsa da valorizzare”.

mommo carpentieri“Il rilancio di Modica passa non solo attraverso una serie di progetti volti a restituire al territorio la leadership perduta in questi anni, ma anche da una corretta e consapevole gestione quotidiana della res pubblica. Ciò vuole dire che il puntuale pagamento degli stipendi ai dipendenti e ai lavoratori dell’indotto comunale è il primo passo perché Modica torni ad essere Grande di nuovo”.
Così il candidato Sindaco Mommo Carpentieri che si impegna a valorizzare il personale comunale come una risorsa strategica, motivandolo e qualificandolo come protagonista del servizio pubblico, ritenendo che “solo se i lavoratori vengono coinvolti nel progetto complessivo, l’intera macchina amministrativa può lavorare in maniera produttiva per tutta la città”. “I problemi del Comune – dice il candidato Sindaco Carpentieri – non sono soltanto finanziari, ma riguardano tutta l’organizzazione della struttura amministrativa che va ristrutturata, modernizzata e resa più efficiente. Per fare questo necessita anche un Bilancio comunale risanato, trasparente, partecipato”.
“Il consuntivo 2012, approvato come ultimo atto del disciolto Consiglio comunale – dicono il candidato Sindaco Carpentieri e il designato assessore al Bilancio, Franco Di Martino – si è chiuso con un disavanzo nettamente peggiore rispetto alla situazione ereditata, certificando il fallimento della gestione finanziaria dell’amministrazione, nonostante un’ossessiva campagna di disinformazione, che ha avuto come unico frutto l’allontanamento dalla città dei potenziali investitori. D’altra parte il Piano di riequilibrio finanziario già approvato comporta il rispetto di vincoli rigidi sul lato delle spese e delle entrate, ma non impedisce, anzi richiede con urgenza scelte qualificanti per coniugare al rigore gli incentivi alla crescita e allo sviluppo. Occorre, pertanto, passare dal “bilancio storico” al “bilancio per progetti” azzerando l’organizzazione tradizionale della spesa, rimettendo in discussione ogni capitolo, al fine di rimodulare le voci sulle effettive e improrogabili esigenze dell’Ente e sugli obiettivi programmatici. Da qui – concludono Carpentieri e Di Martino – la garanzia di un puntuale pagamento degli stipendi ai lavoratori diretti e indiretti dell’Ente, verso la dignità della sopravvivenza delle famiglie modicane che, pagate puntualmente, potranno condurre una vita più serena, ed anche un rilancio di tutte le attività economiche del territorio che, gravate già dalla crisi che investe tutti i settori, si sono trovate a soffrire per la mancata immissione di un considerevole flusso economico mensile, per via del ritardo da parte dell’amministrazione comunale nel pagamento degli stipendi. Un messaggio, questo, che assume ancora più valenza in un giorno, come quello odierno, di cordoglio per tutta la città, rispetto al quale manteniamo un ossequioso silenzio, ma che non può esimerci da una profonda riflessione”.

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