Modica. Processo per l’immobile della discordia. L’accusa chiama a testimoniare assessori e dirigenti. La parte civile si oppone

edificio_via_fontanaParte con un braccio di ferro tra difesa e accusa, circa il numero e i nomi dei testimoni, il processo sull’immobile della discordia che ha segnato parte della legislatura comunale in via di conclusione, quello di Via Fontana. Un edificio in costruzione per il quale residenti e politici hanno imbastito polemiche e proteste e che ha portato in Tribunale l’imprenditore edile, titolare della concessione, Angelo Fargione, difeso dall’avvocato Enzo Galazzo. In questo caso è accusato di calunnia nei confronti di un ispettore della polizia municipale di Modica. Ieri la difesa ha chiamato in causa, quali testimoni, assessori e dirigenti dell’Ufficio Tecnico comunale che si sono alternati nel tempo, ma anche gli avvocati Giovanni Giurdanella, quale assessore, e Giulio Ottaviano, quale presidente della Commissione Edilizia. L’avvocato Martino Modica, per la parte civile, si è opposto ritenendo che ci possa essere il rischio di rimettere in discussione la legittimità dell’operato del proprio assistito. Il giudice monocratico, Antongiulio Maggiore, ha ritenuto di accogliere la lista testi ma ha precisato che valuterà, all’occasione, se ci siano elementi di sovrabbondanza e di pertinenza dei testimoni. Nel febbraio del 2011, il Nucleo di Polizia Edilizia, nell’ambito dell’inchiesta sull’immobile in costruzione, durante degli accertamenti delegati, aveva riscontrato delle difformità procedendo al sequestro preventivo del cantiere. L’imprenditore ritenne quel provvedimento illegittimo e querelò l’ispettore dei caschi biancho per abuso d’ufficio. La Procura della Repubblica archiviò il caso, e qui Gintoli, attraverso l’avvocato Modica, propose opposizione che fu accolta. L’inchiesta andò avanti altri sette mesi e si concluse con l’archiviazione definitiva dal parte del Gip, Lucia De Bernardin. A questo punto, il componente del Noe decise di tutelare la sua immagine, querelando, a sua volta, l’imprenditore per calunnia. Il processo proseguirà in dicembre.

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