Impianto per rifiuti speciali e kartodromo

Pozzallo. «L’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile nel primo e secondo stralcio del processo penale che procede per le ipotesi di reato ravvisate per la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi e per la realizzazione di un kartodromo».
Questo quanto si legge in una nota diffusa nella giornata di ieri da Palazzo «La Pira». Il territorio interessato appartiene al Comune di Modica, ma le contrade Gisana-Liccio e Zimmardo-Bellamagna, dove dovrebbero sorgere gli impianti, rimangono in linea d’area molto vicine alla città marinara. 11 Comune, pertanto, si sente parte in causa.
Il problema, quello di sempre: la tutela dell’ambiente. Costruire un impianto nocivo in territorio di Modica, ma a due passi da Pozzallo, crea situazioni di disagio ambientale che vanno ben al di là del problema territoriale. Gli errori del passato vanno scongiurati.
Pozzallo, città praticamente senza territorio, è costretta a tenere sempre alta la guàrdia perchè le concessioni edilizie, anche se le aree interessate agli insediamenti rimangono a qualche centinaio di metri dal territorio pozzallese, purtroppo vengono rilasciate da altri Enti territoriali.
Le aree dove dovrebbero sorgere entrambi gli impianti sarebbero, a detta degli esperti, da tutelare con vincoli di inedificabilità assoluta, in quanto di grande interesse paesaggistico.
L’udienza preliminare è prevista per il prossimo 14 aprile avanti il Gup del Tribunale di Modica. Interessati al processo anche il Ministero dell’Ambiente, l’Associazione «Pro Natura» di Marina di Modica, ecosezione del Movimento Azzurro e la Sezione ragusana di Legambiente.
MICHELE GIARDINA

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