I cani killer di Punta Pisciotto(Scicli). A processo i sei macellai che fornivano gli scarti di carne a Virglio Giglio

VIRGILIO GIGLIOProcesso a carico di sei titolari di macelleria, accusati di avere fornito scarti di macelleria per alimentare a Virgilio Giglio, il principale imputato nel processo parallelo sui cani killer di Contrada Pisciotto a Sampieri, quelli che il 15 marzo 2009, sbranarono e uccisero il piccolo Giuseppe Brafa. Davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, sono comparsi Giuseppe Trovato, Giovanni Trovato, Salvatore Trovato, Pietro Petrolo, Emanuela Spadaro e Rosario Migliore, accusati di non avere smaltito rifiuti speciali secondo quanto previsto dalla norma. Presente in aula Virgilio Giglio per essere sentito e che essendo imputato di reato connesso era assistito dall’avvocato Francesco Riccotti. Il processo, per motivi procedurali, è stato rinviato al prossimo mese di ottobre. Giglio, che sinora ha mantenuto uno stretto riserbo sulla vicenda, stavolta, uscendo dall’aula penale ha espresso una piccola considerazione: “Nutro profondo dolore e rispetto per quanto accaduto il 15 marzo 2009 al piccolo Giuseppe. Per questo motivo continuo ad osservare il più rigoroso silenzio riguardo la tragica vicenda. Attendo con fiducia la pronuncia di giustizia e verità da parte del Tribunale. di Modica.” Subito dopo la tragedia fu accertata all’interno della proprietà di quest’ultimo, dove lo stesso accudiva decine di randagi, a Punta Pisciotto, la presenza di ossa di animali e scarti e anche di scatole che riconducevano alle macellerie dove l’uomo si sarebbe rifornito per avere i residui della macellazione. Da qui l’incriminazione.

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