L’OSSERVAZIONDAL BASSO…………… di DIRETTORE. LA CONFUSIONE TRA COMMENTO E GOSSIP

PISANA Molti fanno confusione tra il commento e il gossip. Se il commento è è l’esposizione di un giudizio critico su un fatto, su un avvenimento della società, il gossip, termine che l’italiano ha preso in prestito dall’inglese, indica invece, nell’accezione più comune, il pettegolezzo, la chiacchiera inopportuna nei confronti di altre persone.
La decisione, dunque, di disabilitare i commenti in questa fase che vede la città di Modica impegnata nelle elezioni amministrative per la scelta, al ballottaggio, del nuovo sindaco, non risponde a misure di censura, quanto alla necessità preventiva di evitare la confusione tra commento e gossip, nonché querele e tensioni inutili tra persone che non riescono, attesa la loro posizione di tifosi, a contenersi nel linguaggio e nelle parole.
La scelta della nostra redazione è una scelta di libertà; a noi piace salvaguardare il principio inalienabile del rispetto delle persone, di tutte le persone, siano esse di questo o di quell’altro orientamento politico , sociale, culturale, religioso.
Chi dirige questa redazione non dà ai commenti un valore strumentale, ma di esercizio della democrazia; strumentalmente ci converrebbe, per essere più letti e far crescere curiosità, far passare commenti denigratori anche ai limiti del rispetto della persona, ma non è nel nostro costume. Se ci sono lettori che non riescono ad usare il commento come esposizione democratica del proprio pensiero nel rispetto di quello degli altri, noi non possiamo farci nulla. La democrazia è un bene di tutti, ma dobbiamo sforzarci di esercitarla correttamente.
Nonostante più volte abbiamo ribadito questi concetti, ci accorgiamo che, principalmente nell’ambito politico, si attuano pratiche di pensiero scorrette. Se quanti intervengono mettessero invece, come accade su facebook il loro volto, il nome e il cognome, veramente potremmo fare di questo spazio che offre Rtm una “agorà pubblica” dove esercitare con lealtà e trasparenza la democrazia partecipativa.
Purtroppo quelli che non condividono la nostra scelta di disabilitare i commenti, come siamo stati costretti a fare in questa fase delle elezioni amministrative, sono magari i primi che continuano a scrivere usando uno pseudonimo.
Ci scusiamo con i nostri lettori, soprattutto con quelli che, pur non rinunciando allo pseudonimo, sanno essere critici, pungenti, anche provocatori e polemici ma sempre dentro i confini della correttezza e della pulizia del linguaggio della comunicazione. Purtroppo, come dice l’antico proverbio dei nostri padri: spesso, “po tintu pati u bbuoni”.

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