La Corte di Appello di Catania, conferma la pena per i vittoriesi Rimmaudo e Russotto, infligge 10 anni ad Aparo, arrestati per mafia.

RIMMAUDO GIOVANNI CL.78RUSSOTTO SALVATORE CL. 74La Corte di Appello di Catania ha confermato la condanna a carico di Giovanni Rimmaudo e Salvatore Russotto e ha riderminato la pena a 10 anni nei confronti di Alessandro Aparo. In esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania su richiesta della Dda, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa catturavano Alessandro Aparo, Giovanni Rimmaudo e Salvatore Russotto, ritenuti affiliati all’associazione mafiosa “cosa nostra” e quindi indagati per il reato di “associazioni di tipo mafioso (anche straniere)”.
APARO Alessandro Vittoria 02.09.1982L’esecuzione dell’ordinanza poteva considerarsi come l’epilogo di un gruppo criminale che nonostante le decimazioni inferte dalla polizia giudiziaria attraverso le diverse operazioni susseguitesi negli anni a partire dalla strage di San Basilio del 1999, ha sempre saputo rigenerarsi. Infatti con l’arresto di Aparo, Rimmaudo e Russotto, tramontava il tentativo partorito dagli ultimi “esponenti di spicco” di fondere il ramo vittoriese di cosa nostra con quello più agguerrito e solido di Niscemi.
In primo grado i predetti erano stati condannati dal Tribunale di Ragusa con sentenza del primo giugno 2012 alla pena di 12 anni di reclusione ciascuno l’Aparo ed il Rimmaudo, mentre il Russotto era stato condannato alla pena di nove anni e due mesi di reclusione. A parziale riforma della suindicata sentenza, appellata dai predetti, l’11 giugno scorso la 2a sezione penale della Corte d’appello di Catania ha rideterminato la pena in anni 10 di reclusione.

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