Chiesto il rinvio a giudizio immediato per i rapinatori della Banca Agricola di Modica

D'arrigo AlfioDi Bella MarioChiesto il rinvio al giudizio immediato per i tre rapinatori catanesi della Banca Agricola Popolare di Ragusa di Corso Umberto a Modica, avvenuta lo scorso 30 gennaio. Si tratta di Alfio D’Arrigo, 48 anni, Mario Di Bella, 44 anni(entrambi detenuti a Modica) e Davide Salvatore Licciardello, 38 anni(detenuto nel carcere di Catania Bicocca). La richiesta arriva a conclusione delle indagini dirette dal Sostituto Procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio. I tre sono sono accusati di rapina aggravata, sequestro di persona e violazione di domicilio continuati ed aggravati in concorso anche con altre persone allo stato ignote. Dopo avere effettuato numerosi sopralluoghi nei pressi della Banca Agricola Popolare di Ragusa, al fine di studiare e di preparare nei dettagli le concrete modalità operative della rapina, si erano introdotti abusivamente in un edificio di Via Santa, al piano ammezzato, sede dello studio legale del defunto Avvocato E.Z., previa effrazione delle porte d’ingresso. Praticando un foro ad una parete attigua, tramite il vano caldaia e previa manomissione della serratura della porta metallica taglia fuoco, si erano introdotti, travisati con parrucche, maschere e con i volti semicoperti da scaldacollo, all’interno dell’istituto di credito, dove, minacciando con una pistola e un taglierino il Direttore e i dipendenti, li costringevano ad aprire le casseforti e, dopo avere privato tutti i presenti della libertà personale, rinchiudendoli nel vano bagno, si erano impossessati di 91.607,48 euro contanti nonché di 115 assegni del valore di 200 mila euro circa, dileguandosi subito dopo a bordo dei due motocicli, risultati rubati e recuperati poco dopo la polizia locale in Corso Mazzini. I tre sono accusati anche di porto e detenzione illegale di armi aggravata e continuata in concorso e di ricettazione continuata ed aggravata in concorso dei due motocicli, marca Piaggio Beverly 200 e Honda Chiocciola, entrambi compendio dei furti consumati a Catania in gennaio, e utilizzati per la fuga. Per la magistratura modicana, Di Bella e Licciardello, in particolare, si trovano nelle condizioni per essere dichiarati delinquenti abituali.

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