Modica: Inizia l’era dell’Essere per “Insieme per Crescere”

Il Movimento Insieme per Crescere, condanna l’atteggiamento degli ex-amministratori, in merito alla grave situazione finanziaria del comune. “E’ meglio una verità drammatica, piuttosto che una falsità dorata”, è il commento del Movimento alle affermazioni del centrodestra che non condividono la drammaticità del momento, “illustrata” dall’attuale governo cittadino di centrodestra. “L’ipotesi di dissesto c’è, ed è concreta – afferma il presidente del Movimento, Giorgio Civello – basta andare a rileggere le norme giuridiche in materia, per capire quanto siamo vicini al dissesto, quanto siamo, di fatto, in condizioni da dissesto. Ed ecco che l’attuale minoranza grida allo scandalo, dice “no” al dissesto imbrattando la città, come si fosse in campagna elettorale, di manifesti per ergersi a difenditrice e garante di un comune del cui disastro è la principale responsabile”. Il Movimento commenta, inoltre che, “grazie all’amministrazione attuale, i modicani adesso, sanno molto più di nove mesi. Oggi questo governo – aggiunge Giorgio Civello – ha deciso di seguire la strada in cui ha sempre, coerentemente e collettivamente, creduto: una progressiva presa di coscienza del deficit ed un piano di risanamento serio e concreto che si traduca in un bilancio preventivo reale: per reale si intenda qui “rispettoso di un equilibrio vero, dato da entrate certe ed uscite certe”. Ci sembra chiaro – conclude Civello – che quello che interessa ai partiti dell’opposizione non sia la salvezza della città e del suo comune, ma solo la possibilità di sfruttare questa tragica situazione per ottenere quel potere che gli elettori non gli hanno voluto riconsegnare. Questo è il tempo delle scelte, della Scelta. La scelta coraggiosa di chi propone la propria via di salvezza alla città, rischiando di essere impopolare, ma avviando un percorso virtuoso, i cui virtuosi risultati potranno essere valutati nel prossimo futuro. Qui si vuole ricostruire, si vuole decidere, si sta decidendo per venir fuori dal baratro con coraggio, e senza i consigli biforcuti di chi in questo baratro ci ha gettati. A Modica, negli ultimi anni, si è vissuti nell’era dell’Avere, ora è il momento di entrare nell’era dell’Essere. Adesso bisogna ritrovare l’identità di modicani, deve tornare il coraggio di essere, essere concreti, risoluti e coerenti, essere consapevoli del disastro e della responsabilità: non solo, ormai, la responsabilità dei colpevoli, ma soprattutto, adesso, la responsabilità che chi è chiamato a ricostruire deve prendersi”.

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