Modica: SD si dissocia dalla maggioranza di centrosinistra in merito ai piani costruttivi. Queste le parole del consigliere D’Antona

Sinistra Democratica di Modica si dissocia dalla maggioranza di centrosinistra. Il consigliere comunale, Vito D’Antona, non ci sta alle decisioni assunte dai partiti che governano a palazzo San Domenico, in merito alla realizzazione di alcuni piani costruttivi, per complessive ottanta villette in contrada Michelica, in assenza del Piano Regolatore Generale. La maggioranza, comunque, si è già spaccata al momento del voto, in quanto hanno espresso parere favorevole i consiglieri autonomisti ed una parte del Partito Democratico. Secondo D’Antona, sussistevano i presupposti perché si respingesse l’istanza; in primo luogo, sul piano formale, la mancanza del requisito costituito dal titolo fondamentale per potere ottenere la variante urbanistica, atteso che la promessa del finanziamento regionale era scaduta il 31 dicembre. In secondo luogo, sul piano sostanziale, perché la realizzazione di ottanta villette a ridosso della zona artigianale di Michelica impedisce la possibilità, in futuro, di espandere l’area artigianale in quella direzione per potere dare risposte alle imprese modicane che continuano a chiedere infrastrutture per la loro attività, e ciò anche in presenza di uno specifico finanziamento a valere sui fondi ex Insicem. “Riteniamo il voto espresso positivamente in Consiglio Comunale – denuncia Vito D’Antona – un errore e un precedente pericoloso che potrebbe aprire il varco ad altre richieste di insediamenti abitativi al di fuori di qualsiasi programmazione urbanistica in zona agricola e a macchia di leopardo”. Il rappresentante di Sinistra Democratica invita l’amministrazione comunale, ad accorciare il più possibile i tempi per la trattazione in Consiglio della variante al piano Regolatore Generale, a sollecitare l’ufficio a predisporre e sottoporre al Consiglio un piano destinato alla localizzazione dei progetti di edilizia agevolata e convenzionata per rispondere positivamente ed organicamente alle richieste avanzate da imprese e da cooperative, evitando così che si debba solo rincorrere le scadenze dettate dai privati. (*LM*)