On Ragusa: Rete Quattro chieda scusa per l’attacco sull’aeroporto di Comiso.

Quinta Colonna“Nessuno parli di sprechi quando si parla dell’aeroporto di Comiso, si faccia piuttosto un analisi seria sulle potenzialità dello scalo e si veda la ricaduta turistica e occupazionale per il territorio e così si smetta di parlare inutilmente”. L’on. Orazio Ragusa interviene ancora sulla questione aeroporto di Comiso e dopo aver attenzionato quanto sta accadendo nei vertici di Intersac, chiede maggiore rispetto mediatico dopo l’ attacco subìto dalla nostra terra durante la trasmissione “Quinta colonna” a proposito dell’efficacia economica dell’aeroporto comisano.

“Forse qualcuno dimentica, quando parla, che il nostro territorio è stato orfano per troppo tempo di risposte nell’ambito della viabilità, della ricaduta turistica, degli investimenti necessari per far risorgere la nostra terra iblea! Perchè nessuno parla o si lamenta, nelle grandi testate dei media nazionali sul fatto che noi nella nostra provincia non abbiamo ancora nemmeno un kilometro di autostrade, non abbiamo strade a scorrimento veloci sufficienti per essere competitivi nella mobilità, non abbiamo una rete ferroviaria che metta in comunione le principali città anche turistiche della Provincia, anzi l’hanno smantellata tutta! Questi sono gli sprechi! ” Dice con forza Ragusa.

” Spreco è non mettere il territorio nelle condizioni di essere valorizzato, spreco è la politica che viene pagata per parlare inutilmente e non operare, spreco è il denaro perso per strada per assurdi clientelismi. Questo è lo spreco, non certo l’Aeroporto di Comiso”. Continua con forza Ragusa. ” Ho presentato una mozione per impegnare il Governo regionale ad intervenire chiedendo con forza ai vertici di Rete Quattro di rimediare all.offesa subita dalla nostra terra, invitando i giornalisti della trasmissione e chi ci ha attaccati, a vedere con i loro occhi quello che definiscono uno spreco. Vengano piuttosto a fare un servizio sulle bellezze del nostro territorio per rimediare allo spazio che ha danneggiato l’immagine della nostra terra nella loro trasmissione. Vogliamo pubbliche scuse e un servizio adeguato per rimediare all’informazione parziale e poco corretta che è stata data”, conclude Ragusa.

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