Comiso. Motivi d’interesse nell’omicidio di Vincenzo Arcidiacono

imageUn uomo è stato ucciso dal figlio che gli ha dato fuoco. È accaduto lo scorso pomeriggio in via Giorlando a Comiso. La polizia stanno cercando di ricostruire i fatti e il contesto in cui è maturato l’omicidio.
La vittima è Vincenzo Arcidiacono, 60 anni, non vedente, addetto al centralino dell’ospedale di Comiso. Il suo corpo bruciato è stato ritrovato nella stanza da letto nell’abitazione ancora in fiamme dagli agenti della polizia. Erano stati avvertiti dallo stesso autore, il giovane Mirko Bottari, di 21 anni. Arcidiacono era il patrigno e non il padre naturale. Il giovane si è presentato negli uffici della polizia con bruciature alle gambe e ora viene interrogato. I rapporti tra la vittima e il presunto assassino erano avvelenati da continui litigi. L’ultimo sarebbe scoppiato questo pomeriggio.

Da due mesi Mirko Bottari non viveva più con il patrigno nella casa di via Girlando che il Comune aveva assegnato diversi anni fa a Vincenzo Arcidiacono. Il giovane era stato cacciato di casa a causa dei continui litigi con l’uomo ed era stato finora ospitato da amici. All’origine dei contrasti sarebbero motivi di interesse: Arcidiacono si sarebbe rifiutato di concedere una somma di denaro al giovane che la rivendicava. Pare che recentemente l’uomo abbia anche avviato le procedure per il disconoscimento della paternità del giovane. Oggi pomeriggio Arcidiacono, che non svolge alcuna attività, si è presentato in via Girlando, è entrato nell’appartamento e ha aggredito il padre. Poi lo ha cosparso di benzina e lo ha bruciato vivo.

 

nella foto il luogo

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