Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado il modicano che si è ustionato con lo scoppio delle conserve di pomodoro

Ospedale CannizzaroUstioni di secondo e terzo grado sul venticinque per cento del corpo con ferite da taglio su varie parti, provocati dallo scoppio delle bottiglie di vetro. Sono lievemente migliorate le condizioni del sorvegliante dell’impresa ecologica Puccia, G.T., 47 anni, rimasto vittima sabato scorso di un incidente domestico, mentre insieme con alcuni familiari era intento nella preparazione delle conserve di pomodoro. L’uomo è ricoverato, come già detto ieri, nel Centro Grandi Ustioni dell’Ospedale “Cannizzaro” di Catania in prognosi riservata anche se ha potuto parlare al telefono anche con alcuni colleghi e con i titolari dell’azienda. Lo scoppio sarebbe stato provocato da una sorta di camera a gas che si era determinata durante la cottura del pomodoro già sigillato nelle bottiglie. Queste erano state sistemate all’interno di un grosso contenitore che poi era stato chiuso ermeticamente con un sistema che garantisce una migliore cottura. Pare che la vittima, ad un certo punto, si sia determinata nello scoperchiare il fusto ed in quel momento si è registrato l’effetto esplosivo che lo ha colpito su tutto il corpo salvando solo il volto. Nel nosocomio catanese sono ricoverati in prognosi riservata anche l’operaio modicano, A.P., 43 anni, rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Giarratana e il motociclista ragusano, C.G., 33 anni, protagonista di un incidente stradale autonomo avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Playa Grande. Le loro condizioni, purtroppo, rimangono gravissime.

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