RAGUSA. SONIA MIGLIORE: “PIU’ CHE ALLA COESIONE DELL’OPPOSIZIONE, SI PUNTI ALL’UNIONE DELLE STRANE MAGGIORANZE VENUTE FUORI DALLE ULTIME ELEZIONI. SIA PROPRIO CHI DETIENE I NUMERI IN CONSIGLIO COMUNALE A PROPORRE I NOMI PER LA VICEPRESIDENZA DEL CIVICO CONSESSO E LA PRESIDENZA DELLE COMMISSIONI”

assessore allo sviluppo economico Sonia MiglioreRitengo sia necessario e urgente porre accenti di chiarimento sulla minoranza in Consiglio comunale: è evidente che non esiste un “cartello dell’opposizione” politica, e non potrebbe essere diversamente, in quanto esistono invece “alleanze e accordi” più o meno sottaciuti o conclamati, che in alcuni casi potrebbero chiamarsi inciuci e che difficilmente potranno portare ad alcuna intesa. Difatti, si ravvisano diverse zone d’ombra nei confronti di una maggioranza che è apparsa subito molto ampia, organizzata e con una strategia politica d’aula ben precisa come per esempio la pseudo-apertura alle minoranze nei confronti delle opposizioni che hanno rappresentato tre o quattro coalizioni diverse. E’ noto a tutti, infatti, che una parte consistente del Pd, sin dal primo turno, si è detta contraria al sostegno del candidato Cosentini, votando per schieramenti contrapposti, caso unico in Italia; così come in fase di ballottaggio il Pdl ha lasciato liberi i propri elettori sottolineando l’importanza del cambiamento e il Movimento civico ibleo ha dichiarato pubblicamente per voce di un illustre esponente candidato nella lista di volere sostenere il candidato Piccitto; e dopo l’insediamento del Consiglio, anche “Idee per Ragusa” ha rilasciato dichiarazioni di stima e condivisione programmatica con l’attuale maggioranza in una logica di “dialogo per il bene della città”. Non è un mistero, infine, l’alleanza politica al ballottaggio tra il Movimento 5 Stelle e le liste Partecipiamo e Movimento Città. In questo quadro davvero sui generis, di certo c’è che la Giunta Piccitto gode di una maggioranza che può contare su almeno 24-25 consiglieri, rappresentanti forze politiche varie che, pur non avendo affinità politica o ideologica, ben si sono intese in un sentimento comune di affinità elettoralistica e che adesso si trovano nell’esigenza, che non mi scandalizza, di dare seguito agli accordi prestabiliti nel pieno rispetto della logica politica antica ma naturale dell’attribuzione di cariche per ruoli amministrativi. Non mi pare che questo sia il passo del cambiamento che sentivo proclamare in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle. E più che augurarsi che esistano opposizioni coese, auspichiamo vivamente, ciò per il bene della nostra città, che coese siano le “strane maggioranze” che nelle ultime elezioni, caratterizzate più dagli schieramenti contro che da quelli a favore di, hanno determinato la geografia del civico consesso. Per quanto ci riguarda abbiamo già dichiarato in Consiglio che è necessario demarcare una linea nitida e chiara tra opposizione e maggioranza perché riteniamo che una sana opposizione mai a prescindere ma netta, trasparente, determinata e costruttiva faccia bene all’Amministrazione e all’intera città. In questa fase, riteniamo che ogni forza politica facente parte della minoranza reale debba esprimersi in maniera autonoma e vedremo in seguito se sugli atti riguardanti l’Amministrazione della città si riuscirà a trovare intese con le altre opposizioni, senza tralasciare il fatto che gli atti che ci convinceranno positivamente per la città avranno il nostro sostegno. Quindi, sia la maggioranza a proporre i nomi per la vicepresidenza e la presidenza delle commissioni che, comunque, secondo me, andrebbero assegnati per merito. Noi ci tiriamo fuori da un enorme cartellone elettorale che spiega il settanta per cento di Piccitto mentre io ero designata assessore in una squadra che era stata stabilita prima, che ha perso e che deontologicamente mi impone chiarezza, coerenza e trasparenza.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa