Comiso, lascia l’ospedale e va in carcere il parricida Mirko Bottari

Mirko BottariIl giovane parricida, Mirko Bottari, continuerà la sua degenza in una cella del carcere di Ragusa. Il 21enne reo confesso, che ha ammazzato martedì scorso al culmine dell’ennesimo litigio per motivi economici il padre, aveva riportato delle ustioni alle gambe ed alle braccia. Per tale ragione, solo oggi, con il consenso dei medici è stato dimesso dall’ospedale «Regina Margherita», dove la vittima lavorava come centralinista, e condotto al commissariato di Comiso per formalizzare l’arresto per omicidio volontario, con l’aggravante della premeditazione ed incendio doloso. Il giovane parricida in manette, sembra non aver tradito alcuna emozione, ed è stato quindi rinchiuso nell’istituto penitenziario di Ragusa. Intanto, il sostituto Procuratore Federica Messina, ha avanzato richiesta di convalida dell’arresto al gip, che deciderà entro le prossime quarantotto ore. Inoltre oggi è stato conferito l’incarico, sempre da parte della Procura, ad un anatomopatologo per effettuare domattina l’autopsia sul corpo di Arcidiacono, reso irriconoscibile dalle fiamme e che si trova all’obitorio del cimitero di Comiso. Convalidato, infine, il sequestro della casa teatro della tragedia, inagibile dopo il crollo del soffitto.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa