Staminali. Il giudice dice di si per il piccolo sciclitano Lorenzo Tasca

spedali civiliDecisione a favore del piccolo Lorenzo Tasca, sciclitano, due anni, affetto da Sma1, quella emessa dal giudice civile de Tribunale di Modica, Vincenza Rada Scifo, che già all’inizio di luglio si era espressa positivamente sulla richiesta dei genitori del bambino, Concetta e Francesco Tasca, circa le cure staminali presso gli Spedali Civili di Brescia per il piccolo Il magistrato modicano ha riconfermato, in sostanza, la sua posizione con l’ordinanza di ieri che ammette il minore alle cure compassionevoli, anche se Lorenzo non potrà avere la sua prima prima infusione di cellule staminali mesenchimali, donate dal padre, prima del 2014, per via dei lunghi tempi delle liste d’attesa presso la struttura ospedaliera bresciana, unico presidio sanitario, allo stato, autorizzato all’infusione. La famiglia e’ seguita dagli avvocati Tiziana Boscarino e Grazia Cavallo del Foro di Modica, che hanno affiancato i due coniugi sin dall’inizio della loro “battaglia”. Nelle scorse settimane, stessa decisione era stata adottata dal giudice Rada Scifo per il ventitreenne modicano Mauro Terranova, affetto da Atassia Spinocerebellare e al quale gli Spedali di Brescia hanno dato un anno e mezzo di tempo per il carotaggio per poi potere procedere all’infusione. Frattanto si è svolto poche settimane fa un incontro a Palermo tra una delegazione formata, tra gli altri, dall’onorevole Orazio Ragusa e dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Modica Rita Floridia, alla presenza, pure, delle famiglie di alcuni giovani malati. Tra questi quelli della piccola Rita Lorefice, 19 mesi appena, nei confronti della quale si era favorevolmente espresso il giudice Mariangela Bellingieri sull’istanza dell’avvocato Luigi Carpenzano, e già sottoposta alle infusioni di cellule staminali donate dal papà. Sono otto i centri individuati in Sicilia in cui potere potenzialmente effettuare la cura, qualora la Regione decida di fare valere le prerogative dello Statuto speciale e autorizzarlo. Tra questi si parlerebbe in particolare dell’Ospedale Ferrarotto di Catania

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