Il sindaco di Scicli: Una tragedia che ci ammutolisce

"C’è un tempo per tacere e un tempo per parlare. Dopo il primo episodio noi avevamo scelto il silenzio stringendoci attorno al dramma di una famiglia nella sofferenza. Dopo il secondo evento drammatico abbiamo scelto di raccontare i fatti, per fare chiarezza. Questa è una tragedia che ci ammutolisce: davanti alla morte di un bambino di 10 anni, da padre, posso solo dire che è terribile. Di mattina ho sentito il bisogno di recarmi subito nei luoghi dove è avvenuto il triste episodio e mi sono trovato di fronte ad un altro fatto gravissimo. Ho visto un branco di animali che avevano aggredito una giovane e non ho potuto far altro che intervenire. E’ stata un’esperienza drammatica che, sono certo, mi accompagnerà per tutta la vita. Ho sentito, come uomo, subito la sensazione di impotenza. Per i drammatici episodi accaduti ho sentito parlare di vittime del randagismo e purtroppo anche di una responsabilità consequenziale del comune. Si tratta di notizie assolutamente false, anzi al contrario il comune si è mosso in ogni direzione consentita per prevenire la tragedia che si è verificata. I cani in questione non sono randagi ma hanno un padrone, identificato l’estate scorsa proprio dalla polizia municipale a seguito di un’attività d’indagine che ha preso le mosse da alcune denunce presentate presso la stazione dei carabinieri di sampieri da turisti vittime di aggressioni. Tale identificazione ha permesso ai carabinieri ed alla polizia municipale di effettuare un sequestro penale degli animali e da allora la competenza esclusiva sulla sorte di tali cani è passata alla magistratura, non potendo il comune invadere il campo istituzionale dell’autorità giudiziaria. Non solo, aggiungo che il comune si è mosso anche nella direzione di attivare i servizi sociali subito dopo il sequestro penale delle forze dell’ordine (settembre 2008), inviando sul posto un assistente sociale, il cui verbale è stato trasmesso all’autorità giudiziaria. Essere sindaco di questo paese mi carica di ulteriori responsabilità e ci spinge, come amministrazione, ad attivarci nell’ambito delle nostre competenze, per poterne garantire la sicurezza".

NELLA FOTO IL SINDACO GIOVANNI VENTICINQUE

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