RAGUSA. Riunione di presidenza della Cna Costruzioni. Predisposta piattaforma di richieste su crisi comparto

Riunione della presidenza provinciale della Cna costruzioni. L’organismo presieduto da Bartolo Alecci, di cui è responsabile organizzativo Vittorio Schininà, ha tracciato le tappe per arrivare al congresso provinciale in programma nel mese di giugno. Questa fase sarà preceduta da una serie di iniziative settoriali che si terranno nei vari centri della provincia. E’ stata altresì redatta una piattaforma sull’attuale situazione di crisi contenente una serie di richieste da concretizzare per programmare la risalita dal periodo negativo. La Cna costruzioni chiede un ampliamento delle aree produttive, i Pip in particolare, presenti nei vari ambiti comunali della provincia di Ragusa. “Che ciò accada, però – afferma il presidente Alecci – secondo una logica preordinata, seguendo uno schema di massima, e non a macchia di leopardo. Poi, è opportuno avviare le procedure per una riforma urbanistica che possa essere il più possibile legata alle esigenze complessive del settore, chiarendo, ad esempio, quale dovrà essere il destino della Cru. Bisognerebbe anche garantire che i pagamenti dovuti alle imprese per lavori pubblici dalle stesse eseguiti siano effettuati nel rispetto dei tempi previsti contrattualmente, evitando che le imprese sostengano le inefficienze delle Amministrazioni pubbliche”. Nella piattaforma predisposta dalla Cna costruzioni sono contenute altre rivendicazioni. Quali? “Chiediamo – dice Schininà – la pubblicazione del nuovo prezziario regionale delle opere pubbliche, la semplificazione delle procedure di aggiudicazione delle gare d’appalto partendo dalla data certa di apertura delle offerte e chiusura del verbale di gara. E, ancora, chiediamo l’accelerazione della programmazione per l’utilizzo delle risorse comunitarie nonché eventuali deroghe necessarie”. Per la Cna costruzioni è poi fondamentale rafforzare i controlli contro il lavoro irregolare nonché attuare pienamente il testo unico sulla sicurezza sul lavoro oltre a favorire la diffusione di protocolli di legalità finalizzati al controllo del territorio, a contrastare possibili infiltrazioni malavitose e a consentire lo svolgimento dei lavori nella legalità e nella trasparenza.

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