RAGUSA, SONIA MIGLIORE: “LA CULTURA SEMBRA ESSERE STATA DIMENTICATA DALL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE. IL SINDACO HA TRATTENUTO PER SE’ LA DELEGA ASSIEME A QUELLA DEL TURISMO. LE ATTRIBUISCA A UN ASSESSORE CHE POSSA IMPEGNARSI SU ENTRAMBI I SETTORI”

sonia miglioreSe da un lato capisco l’inesperienza, il tempo ancora breve e le casse comunali sofferenti, dall’altro non posso non stigmatizzare una Amministrazione che sta dimostrando di ignorare completamente ogni manifestazione di interesse per la cultura e per le sue esplicazioni. La stagione estiva non deve esulare le manifestazioni culturali ma, anzi, ben si combina con le tradizionali “piazze” di movida o di spettacoli estivi: dagli incontri con gli autori alle mostre pittoriche, dal teatro alla musica classica, alle arti poetiche. Puntare l’attenzione sulla lettura, sulle danze e sui pennelli, anche in pubblica piazza, significa porre sfide culturali alla collettività ragusana e ai suoi giovani, nonché aprire un ventaglio di offerte in grado di interessare positivamente i tanti turisti presenti il cui giudizio crea opinioni nel mondo. A dichiararlo è il Consigliere Comunale UDC di Ragusa Sonia Migliore.Sfide culturali in grado di innescare processi di sviluppo culturale che, per avere effetti positivi e duraturi, non possono essere demandati solo all’azione delle singole associazioni culturali, per quanto lodevoli, né possono durare pochi mesi giusto il tempo delle iniziative, ma devono avere una gestione politica di un’Amministrazione comunale che funga da traino e che interagisca con le realtà artistiche, culturali e intellettuali del nostro territorio. L’obiettivo lo raggiungeremo quando sarà la collettività ad attendere con interesse il “prossimo appuntamento culturale”: il Comune deve essere la “casa della cultura”. Per fare tutto questo, afferma Migliore, bisogna avere un chiaro programma culturale e sapere come attivarlo: non mi pare che questa Amministrazione abbia mai solo pronunciato la parola “cultura” e l’essersi rivolta agli artisti locali, solo perché costano poco, per riempire le piazze, mi pare che sia offensivo nei loro confronti. Un conto è la loro valorizzazione (io lo faccio da anni, per esempio, con Artincontro), un conto è la loro mortificazione economica e professionale. Basta poco per fare cultura: ma bisogna avere passione, tenacia e soprattutto un grande interesse che sia lungimirante e di azione strategica. Intanto si potrebbe iniziare a nominare un assessore alla Cultura e Turismo (assolutamente correlati) che si impegni su queste tematiche e che lavori sulle questioni culturali nella nostra città: visto che il sindaco è in genere molto impegnato, com’è naturale che sia, non si capisce perché tiene per sé queste due deleghe fondamentali e per cui nessun consigliere comunale è abilitato, in quanto organo di controllo, a svolgere al suo posto. Cattiva abitudine, tutta declinata al “politichese”, che si è avuta in passato e che non ho mai condiviso ma che un’Amministrazione che si definisce del cambiamento non può continuare a perpetrare. Bene ha fatto il presidente del Consiglio Iacono a sottolinearlo nel suo discorso d’insediamento.

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