Modica, Fondazione Garibaldi. Pace replica al sindaco. Riceviamo e pubblichiamo

giorgo paceNon sono abituato a rispondere a chi mi insulta e non lo farò nemmeno stavolta, sebbene sarebbe sin troppo facile replicare al sindaco di Modica, che mi dà del teatrante (n.b.: per chi lavora e opera in un teatro non ha un’accezione offensiva come è stata intesa), facendogli notare come il suo comportamento nella vicenda della Fondazione Teatro Garibaldi non sia altro che un comportamento da politicante.Mi piace invece replicare, riportando il sindaco alla verità di fatti che lo smentiscono clamorosamente nel momento in cui dice – come ha detto alla stampa – di “aver avuto altre priorità” rispetto a quella di occuparsi della Fondazione. E la verità è contenuta tutta nella Delibera di Giunta n. 110/2013 del 19 luglio, ore 15,40, relativa agli atti di indirizzo per l’Estate modicana 2013, con cui l’Amministrazione ha stabilito di “affidare alla Fondazione Teatro Garibaldi la gestione delle manifestazioni oggetto della programmazione estiva, sia per quanto riguarda la realizzazione degli spettacoli e delle manifestazioni, sia per quanto riguarda la logistica relativa all’organizzazione degli eventi” e che “alla Fondazione verranno destinate risorse finanziarie nella misura di 26.500 euro da erogare previa presentazione di regolare rendiconto”.

Nella stessa delibera è indicato in premessa che “il programma è stato predisposto in collaborazione con il personale della Fondazione Teatro Garibaldi”.
Della Fondazione Teatro Garibaldi, dunque, il sindaco si è occupato eccome, eludendo scientemente ogni contatto con chi aveva la responsabilità statutaria di gestirla, il CdA, il Vicepresidente, il Sovrintendente, il Direttore Artistico e non altri.
Ed è da queste determinazioni – assunte unilateralmente, in palese violazione dello Statuto della Fondazione Teatro Garibaldi e nell’assoluta mancanza di concertazione con i suoi organismi, pienamente operativi all’atto della votazione della delibera – che deriva la scelta delle mie dimissioni.
È peraltro di tutta evidenza come tale delibera sia un’utile scorciatoia per aggirare i vincoli normativi a cui si deve attenere l’ente pubblico nell’affidamento dei servizi relativi allo svolgimento dell’estate modicana. Vincoli a cui non è necessario, invece, che si attenga l’ente privato. La delibera svuota di fatto la Fondazione delle sue finalità, ne riduce l’autonomia faticosamente conquistata e riporta il teatro ad essere una dependance personale del sindaco.

Non posso infine non ricordare che la mia collaborazione con il Comune di Modica risale ai tempi della riapertura del Teatro Garibaldi, nel 2000, con un concerto dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo di cui sono oggi Direttore Operativo: questa collaborazione è proseguita con tutti i sindaci che hanno amministrato la città di Modica ed è stata fondata non su affinità politiche ma su affinità culturali e di reciproco rispetto sempre nell’interesse comune del nostro Teatro e della città di Modica.

Per il futuro immediato auspico semplicemente di mettere in salvo il progetto a cui si è lavorato con entusiasmo ed abnegazione, “Modica Art System” recentemente finanziato dalla Regione siciliana, che atteggiamenti di chiusura o arroganti rischiano di far naufragare.

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