La banda dello specchietto torna all’opera. Truffato un giovane a Marina di Modica

truffa specchiettoTorna all’opera la “banda dello specchietto”. Teatro della truffa è tornata ad essere la Sp. 66, la Pozzallo-Sampieri, all’altezza del secondo bivio per Marina di Modica. Un giovane automobilista diciannovenne, mentre percorreva la trafficatissima arteria alla guida della propria utilitaria, ha udito un botto. Sicuro di non avere urtato niente e nessuno, ha proseguito la marcia, ma ad un certo punto lo ha bloccato una Fiat Panda bianca dalla quale un uomo dai toni arrabbiati lo ha“redarguito” energicamente, perchè, a suo dire, aveva urtato il suo veicolo e gli aveva danneggiato lo specchietto. Un film già visto da tanti ma, evidentemente, non dalla vittima. “Si metta di lato e discutiamone – ha sostanzialmente detto, quasi seccato, il truffatore”. I due hanno accostato e, a questo punto, l’uomo ha fatto vedere il suo specchietto rotto. Voleva essere risarcito. Il modo di esprimersi in dialetto, probabilmente del siracusano, ha messo ansia al giovane il quale ha spiegato di non avere i cinquanta euro richiesti. Il conducente della Fiat Panda ha insistito minaccioso, chiedendo di dargli ciò che aveva di contante. “Non ho niente, per risarcirla, dovrei prelevare al bancomat”. Il truffatore non ha desistito e, addirittura, ha accompagnato la sua vittima fino all’impianto bancario più vicino, dove questi ha prelevato la somma e l’ha consegnata all’uomo che si è allontanato soddisfatto. Al di là dello stato d’ansia, il giovane modicano ha avuto, comunque, la scaltrezza di annotare il numero di targa della Fiat Panda che ha consegnato ai carabinieri. Un passaggio interessante nella vicenda è che poco prima, la stessa cosa era accaduta al padre del giovane truffato che, però, alla richiesta di risarcimento non ha abboccato e si è allontanato.

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