GLI ANTICHI ABBEVERATOI DI RAGUSA ABBANDONATI AL DEGRADO. DIPASQUALE (LA DESTRA): “SONO IL RETAGGIO DEL NOSTRO PASSATO E MERITANO DI ESSERE CURATI CON LA MASSIMA ATTENZIONE”

Gli antichi abbeveratoi da recuperare“Il fatto di essere diventati una meta turistica sempre più gettonata, nonostante i numeri di questa stagione estiva, almeno a sentire gli operatori del settore, non siano tra i più lusinghieri a causa dell’onda lunga della crisi economica, se da un lato ci inorgoglisce, dall’altro ci responsabilizza a mantenere atteggiamenti che siano il più possibile consoni con il ruolo che ci siamo ritagliati nel corso del tempo”. E’ quanto afferma il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, dopo avere ricevuto le segnalazioni di alcuni residenti per le lamentele di numerosi visitatori che non sopportano lo stato di degrado in cui versano alcuni siti che, se anche non si possono considerare monumentali, sono comunque di un certo richiamo. “E’ il caso – afferma Dipasquale – degli antichi abbeveratoi alcuni dei quali circondano il perimetro dell’antico quartiere barocco di Ibla. Lasciando stare il fatto che non è semplice fare in modo che gli stessi possano funzionare regolarmente, anche perché si tratta del retaggio lasciatoci dai nostri padri parecchi decenni addietro, la richiesta che facciamo al sindaco è di incaricare almeno una squadra di operai comunali, oppure le ditte che gestiscono il servizio esterno, al fine di assicurare un minimo di decoro. Non è infatti possibile che questi abbeveratoi si presentino con le erbacce che deturpano le vasche o con le scritte di qualsiasi genere che insozzano gli elementi di pietra a secco. Che figura ci facciamo? Mi rendo conto che la città ha altre emergenze. Sarebbe, però, opportuno presentarsi nei confronti dei visitatori con un adeguato biglietto da visita, soprattutto in questo periodo estivo in cui il numero delle presenze, al di là della crisi, resta abbastanza elevato. E Ibla deve essere trattata, il più possibile, come una bomboniera. Non possiamo sprecare il lavoro di recupero che è stato portato avanti negli ultimi decenni. Sarebbe davvero un peccato”.

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