Gli uomini della Squadra Volanti e della Squadra Nautica della Polizia di stato, negli ultimi due giorni hanno intensificato i controlli nella frazione di Marina di Ragusa denunciando due tunisini di 33 e 15 anni per tentato furto di una borsa in spiaggia. Lunedì alle ore 16.00 sono stati inseguiti via mare e via terra, due tunisini a bordo di un ciclomotore che, alla vista della Volante, si davano alla fuga sul lungomare di Marina di Ragusa. Il conducente dello scooter di 33 anni ha proseguito la corsa in spiaggia inseguito da un agente e per fuggire si tuffava in acqua nella spiaggia affollata adiacente al Porto Turistico; la Sala Operativa del 113 informata di quanto stava accadendo faceva convergere via mare il gommone della Squadra Nautica che intimava al giovane di fermarsi e tornare a riva altrimenti lo avrebbero dovuto issare a bordo. Il giovane, resosi conto di non poter fuggire in alcun modo, faceva rientro in spiaggia dagli agenti che nel contempo avevano bloccato il passeggero del ciclomotore. Dagli accertamenti sullo scooter si appurava che era di provenienza illecita in quanto il telaio era stato completamente abraso e il 33 enne annoverava numerosi precedenti per reati dello stesso tipo.
Dai successivi accertamenti sull’identità del passeggero e sulla posizione di entrambi i tunisini, è stato possibile accertare che sono clandestini e per questo motivo l’Ufficio Immigrazione predisponeva l’accompagnamento presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di Caltanissetta con provvedimento del Prefetto di Ragusa, eseguito per ordine del Questore dagli agenti della Squadra Volanti già nella stessa giornata.
Domenica pomeriggio, un Vigile del Fuoco di Ragusa, libero dal servizio notava un giovane extracomunitario aggirarsi per la spiaggia di Marina di Ragusa con fare sospetto e per questo motivo continuava ad osservare i suoi movimenti. Immediata la sua segnalazione al 113 ai colleghi della Polizia di Stato con l’esatta posizione del minorenne e di cosa stesse facendo. In pochi istanti giungeva sul posto l’equipaggio di una Volante che dalle descrizioni ricevute dal pompiere, individuava il ragazzo mentre tentava di disfarsi di una borsa appena arraffata. Il giovane tentava invano di allontanarsi ma gli agenti lo bloccavano sottoponendolo a perquisizione. Numerose le testimonianze che rappresentavano agli agenti del fare sospetto del minore e che la borsa apparteneva ad una giovane ragazza che era andata a fare il bagno. Purtroppo il minore tunisino non è nuovo a questi fatti reato, considerando che era già stato denunciato per il tentato furto di una borsa 15 giorni prima, per altro compiuto nella spiaggia accanto. Il giovane è stato nuovamente affidato ai genitori che dovranno provvedere a far mantenere una condotta conforme alla legge a loro figlio e la Procura dei Minori di Catania sta valutando l’applicazione di una misura idonea nei suoi riguardi.