Assostampa Ragusa. “L’aggressione di Pozzallo e’ reale. Abbiamo sentito i testimoni”

gianni molè“Il ‘richiamo’ del capitano della compagnia carabinieri di Modica, Alessandro Loddo, su presunte notizie false diramate da organi di stampa provinciali impone una riflessione all’intera categoria perché al di là del fatto specifico sull’aggressione di un cittadino somalo a Pozzallo da parte di altri due extracomunitari, che dopo una serie di verifiche fatte personalmente e l’ascolto di testimonianze, ci sentiamo di confermare; pone forte il problema della veridicità delle notizie e della verifica delle fonti da parte dei giornalisti”. È’ Gianni Mole’, segretario provinciale dell’Assostampa ad intervenire sulla vicenda dopo che l’ufficiale aveva smentito la notizia e che non abbiamo pubblicato poiché e’, invece, reale, come lo stesso Mole’ ha potuto accertare a seguito di verifiche personali(non riteniamo opportuno farci smentire sui nostri canali per una notizia corretta). Riteniamo che Loddo avrebbe dovuto smentire, semmai, specificatamente il giornalista che aveva riportato false informazioni e “non fare di tutta l’era un fascio” spedendo la nota a tutte le testate giornalistiche italiane. Noi abbiamo dimostrato la fondatezza della notizia e l’Assostampa lo sottolinea nel comunicato di oggi.
“Nella fattispecie – aggiunge Mole’ – l’aggressione al cittadino somalo di 20 anni c’è stata la sera di giovedì 22 agosto come testimonia il vigile urbano di Modica, Giorgio Ruta, che ha assistito al fatto insieme alla sua famiglia ed ha provveduto a chiamare sia il 118 che il 112 per richiedere l’intervento del personale medico e dei carabinieri. Che ad aggredire il migrante somalo siano stati altri due extracomunitari è vero pure secondo la testimonianza del vigile urbano e di qualche esercente commerciale che vi ha assistito. Questi i fatti sulla specifica notizia di Pozzallo ma resta sul tappeto la questione relativa ad una corretta informazione ch’è un diritto del cittadino, così come è dovere del giornalista mantenere un comportamento rispettoso delle regole deontologiche e delle persone”. Su questo fronte noi potremmo aggiungere anche la testimonianza di un operatore ecologico di Modica che si trovava sul posto e che nell’immediatezza dei fatti ci ha informato telefonicamente su quanti stava avvenendo.
“Negli ultimi tempi in provincia di Ragusa – dice poi Gianni Mole’ – si assiste ad una ‘corsa’ allo ‘scoop’ e a chi arriva prima sulla notizia che porta a commettere errori e a non verificare con la dovuta attenzione la notizia.
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha richiamato diverse volte tutti i colleghi iscritti all’Albo al rispetto della deontologia professionale, così come sancito dalla Legge istitutiva del 1963 e dalle Carte dei doveri. La ricerca della verità dei fatti è il primo dovere del giornalista. E secondo quest’indicazione nonché per rivendicare la pretesa giusta e sacrosanta di avere un’informazione corretta, l’Assostampa Ragusa informerà l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia sulle presunte notizie false pubblicate in questi giorni per individuare eventuali responsabilità di colleghi e se riguarderanno collaboratori non iscritti all’Albo verranno denunciati per esercizio abusivo della professione giornalistica. Ognuno deve rispondere della propria deontologia e se ha sbagliato è giusto che ne risponda davanti agli organi disciplinari del proprio Ordine perché un’informazione corretta e oggettivamente vera consentirà di respingere al mittente certi ‘richiami’ che la categoria dei giornalisti non può e non deve accettare per la grande professionalità mostrata in questi anni”.

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