CREMONA. Arrestato pregiudicato gelese, era ricercato per il sequestro Cartia, presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa

Ha letto l’ordinanza di custodia cautelare e davanti al gip del tribunale di Cremona Clementina Forleo ieri ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Emanuele Scicolone, 31 anni, siciliano di Gela, ufficialmente coibentatore per una ditta di Livorno con appalto all’interno della Tamoil, per la procura di Caltanissetta farebbe parte di un gruppo che secondo l’accusa aveva progettato rapine a mano armata, una delle quali in una gioielleria di Cremona, le altre a Modugno (Bari), Gela e nel Ragusano e organizzato i sequestri di un banchiere, Giovanni Cartia, presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa, e di Vincenzo Cavallaro, imprenditore di Gela. Fra le persone arrestate nell’operazione Caiman, anche l’ex brigatista Calogero La Mantia, di 56 anni, di Sommatino (Caltanissetta), arrestato negli anni Settanta per terrorismo, condannato a 25 anni di reclusione, rientrato a Gela; e Vincenzo Pistritto, pregiudicato della Stidda, attorno al quale ruota l’indagine. Scicolone è stato prelevato nella notte tra mercoledì e giovedì, da due carabinieri giunti da Gela alla Casa dell’accoglienza di Cremona. L’uomo vi alloggiava da settembre.

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