Quaranta imprese commerciali chiuse in un solo anno a Ragusa. Chiavola: “Non è più possibile continuare a navigare a vista. Ci vogliono scelte precise e determinate per farci scuotere dal torpore”

“Ci dobbiamo rendere conto che questa città sta navigando a vista. Ci sono troppi problemi irrisolti. Molti dei quali determinati anche dalla crisi economica galoppante che non risparmia niente e nessuno. E però se non ci si mette di buzzo buono a trovare una soluzione, o almeno a trovare un approccio indicativo verso questa direzione, è chiaro che l’istituzione Comune non avrà saputo assolvere al meglio il proprio compito”. Lo afferma il consigliere comunale di Ragusa Mario Chiavola dopo avere appreso i contenuti di un dato che fa rabbrividire. “In un anno – aggiunge – quindi dall’agosto del 2012 all’agosto 2013, hanno chiuso i battenti quaranta imprese commerciali soltanto nella città di Ragusa. E mi riferisco quindi ad un determinato lasso di tempo e ad un preciso settore merceologico. Se ampliassimo questa ricerca, considerando anche i settori dell’edilizia e dell’agricoltura, è chiaro che questi numeri crescerebbero e di parecchio. Questo il male che ci affligge, bisogna trovare la cura. Ma se non ci sarà un coinvolgimento complessivo di tutte le forze vive di questa città, se non si farà un bagno di umiltà, se non si comincerà ad analizzare nella maniera più attenta quali i problemi che ci investono allo scopo di riuscire a venire fuori dal tunnel, saremo costretti a prendere atto di numeri ancora ben più gravi già nel corso di quest’autunno. Bisogna scuotersi da questo torpore, assumere decisioni che indirizzino l’attività amministrativa verso una direzione ben precisa. Non è possibile proseguire trascurando emergenze, segnalazioni ma soprattutto suggerimenti. Tutti, qui, vogliamo il bene della città. Ma non è giocando a rimpiattino che lo otterremo”.