La vertenza dei laboratori di analisi sul tavolo della Prefettura di Ragusa

LABORATORIO ANALISILa vertenza dei laboratori di analisi in corso in Provincia di Ragusa è stata al centro di un incontro, svoltosi in Prefettura, con il dirigente dell’area terza,   Ferdinando Trombadore, ha valutato necessario, attesa l’importanza dell’argomento, un coinvolgimento del governo regionale e quello nazionale sui temi che sono emersi nel corso del confronto. Il quadro occupazionale nei laboratori di analisi in Sicilia e in questa provincia non è dei migliori. Nel corso dei vari interventi sono state evidenziate numerose criticità, esposte dal segretario generale della Filcams di Ragusa, Salvatore Tavolino. Luca Scollo, responsabile laboratori analisi Filcams, ha parlato della ricaduta sul piano occupazionale che sta provocando il taglio operato dalla
Regione sul monte ore da praticare nei laboratori; in provincia si registra qualche licenziamento. Su questo versante si è in attesa della sentenza del Tar del Lazio che deciderà sulla validità o meno del nuovo tariffario Balduzzi.  Francesco Pisana, responsabile studi professionali Filcams di Ragusa, ha focalizzato l’attenzione sull’iniziativa regionale, indetta dalla categoria, e in corso in tutta la Sicilia. Ha denunciato che al tavolo regionale l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, ha convocato solo i datori di lavoro e mai i lavoratori malgrado la Filcams ha avanzato numerose richieste d’incontro con l’Assessore, rimaste senza risposta. Il settore laboratori di analisi conta in Sicilia circa 450 aziende e circa 5000 occupati. Se consideriamo anche l’indotto (pulizia, fornitura di reagenti, provette, manutenzione macchine, apparecchiature, materiali usa e getta) si può parlare di un settore che fa lavorare almeno 6500/7000 persone.
Il tariffario Balduzzi è entrato in vigore in Sicilia il 1 Giugno scorso. Prevede un taglio della remunerazione delle prestazioni di circa il 40% Oltre a questo taglio, le aziende convenzionate, secondo una recente sentenza del Tar, sono costrette a ridare alla Regione circa 150 milioni di euro per l’applicazione retroattiva del Tariffario Bindi (che era stato congelato da una sentenza del Tar poi cambiata dal giudizio di appello…)
In queste condizioni i laboratori di analisi hanno cominciato a fare licenziamenti e riduzioni di orario e annunciano, se non ci saranno cambiamenti, la chiusura di molte struttura o comunque una perdita di occupazione di almeno 2000 unità. La sanità convenzionata è esclusa dall’accordo quadro regionale sulla Cassa Integrazione in deroga. Il governo regionale da Giugno non incontra le parti sociali. La Filcams Sicilia ha ripetutamente inviato richieste di incontro ma mai ricevuto riscontri effettivi.Il Budget che la regione ha stanziato per il settore ammonta a 115 milioni di euro (la stessa cifra da 5 anni a questa parte, anche se la Sicilia è ormai uscita dal piano di rientro). La richiesta della Filcams, per mantenere i livelli occupazionali, è che la parte residua dei 115 milioni, che non potrà essere spesa a causa del taglio del tariffario, sia redistribuita alle aziende in base ad alcuni parametri basati sui livelli occupazionali garantiti (numero di dipendenti, tipo di contratto, applicazione CCNL, regolarità versamenti contributivi).

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