“Pur nella semplicità del nome Recital rappresenta le cose che ho visto e amato in tutti questi anni, il senso dell’appartenenza alla propria terra, l’attaccamento ai valori, alla cultura, il grande amore per il nostro popolo: Parlo dei siciliani parlando dell’Italia”. Tra una chiacchierata e un’altra Gianfranco Jannuzzo, attore agrigentino, mi parla del suo “Recital”, lo spettacolo scritto con Renzino Barbera, che andrà in scena domani sera 11 dicembre alle ore 21 al Teatro Garibaldi e apre la stagione teatrale 2013-2014.
“Al mio pubblico, racconterò le contraddizioni della mia terra, la Sicilia, metafora dell’Italia. I siciliani, mi dice Jannuzzo, hanno conservato la propria identità di popolo nonostante le varie dominazioni che hanno attraversato la nostra isola; il nostro dialetto, formato da parole greche e arabe, rappresenta l’essenza della cultura. Con i miei brani vorrei restituire al pubblico il grande amore per il nostro paese. Tutto ciò che ho visto e imparato dalla mia terra, una Sicilia meravigliosa e spietata, la Sicilia di Federico II “Stupor Mundi” e la Sicilia umiliata dalle stragi “Orror Mundi”. E’ gratificante parlare della mia Sicilia perché parlando dei Siciliani, parlo dell’Italia, del senso dell’umorismo che ci caratterizza e ci fa ridere di noi stessi”. E nell’attesa di vederlo calcare il palcoscenico del Teatro Garibaldi Jannuzzo annuncia progetti futuri: “sto pensando ad una commedia corale inglese”. A presenziare l’evento, che apre ufficialmente la stagione teatrale, il Sindaco di Modica nonché Presidente della Fondazione del Teatro Garibaldi Ignazio Abbate che porgerà i saluti alla platea.
Domani si alza il sipario sulla stagione del Teatro Garibaldi di Modica: Gianfranco Jannuzzo con “Recital” porterà in scena il grande amore per la Sicilia, il dialetto, l’orgoglio di essere italiani.
- Dicembre 10, 2013
- 5:11 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa