E’ stato necessario ricorrere al Tso(trattamento sanitario obbligatorio)per una donna etiope, ospite del Centro Babel, che accoglie donne richiedenti asilo politico. L’altra mattina l’extracomunitaria ha cominciato a lamentarsi con le responsabili, fino a quando non è andata in escandescenze fino a tentare l’aggressione di una delle assistenti. Secondo alcune testimonianze, sarebbe volato via anche qualche suppellettile della struttura di Via della Costituzione, fino a quando non si è deciso di chiamare le forze dell’ordine. La donna è stata riportata alla calma e trasferita al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore anche perchè era risultato essere in stato di gravidanza. Anche presso il nosocomio è tornata ad essere irrequieta, ripetendo più volte di avere chiesto i soldi che le spettano giornalmente, stanziati dalle istituzioni che le responsabili della casa di accoglienza le avrebbero negato/(pare, comunque, che le somme da assegnare non fossero ancora state accreditate). Lamentava anche fame ma più che altro era molto agitata tant’è che si è reso necessario chiedere anche l’intervento di una comunità religiosa che la donna aveva preso a frequentare da qualche tempo e che, nello stesso tempo, comprendeva la lingua in cui parlava l’etiope. Quando la stessa ha compreso che sarebbe dovuta essere trasferita all’Ospedale di Scicli per le necessarie cure, è nuovamente “esplosa” di nervi. Le forze dell’ordine, i medici e anche i rappresentanti della Comunità religiosa, alla fine sono riusciti a convincerla, per cui è stato possibile attuare il Tso spontaneamente, senza agire coattivamente.
Modica, Etiope va in escandesce al centro di accoglienza. Necessario “tso”
- Gennaio 5, 2014
- 1:09 pm
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