Ispica, Palazzo Bruno di Belmonte. Oltre alla carrozza rubate anche due auto, orologi e oggetti preziosi

rolls roycesE’ stato effettuato un inventario a Ispica presso il Palazzo Bruno di Belmonte, dove ignoti avevano rubato una carrozza antica, poi recuperata dai carabinieri. I proprietari sono tornati da Milano e da una ricognizione hanno constatato il furto anche di una Rolls Royce anni ’50, di una Mercedes Benz “Classe A” e di una seconda carrozza d´epoca, oltre ad una decina di dipinti di discreto valore, 15 orologi da tasca, da polso e da parete, alcuni dei quali in argento e oro. Naturalmente, ciò si evince solo da un primo e sommario sopralluogo. Potrebbe quindi mancare molto di più dal castello. Il castello, in sostanza, è stato razziato e sono diverse le decine di migliaia di euro che ha fruttato il furto, ma i carabinieri, che svolgono le indagini, non sono ancora in grado di fornire una precisa misura in denaro del bottino arraffato da ignoti malviventi, che hanno praticamente agito indisturbati nelle prime ore di domenica scorsa. I carabinieri, gli unici ad accorgersi degli strani movimenti che si svolgevano nei pressi di “Casino Bruno” sfociando nell´inseguimento dei due ladri finito poi con l´abbandono di un camion rubato sui binari ferroviari e con bordo la carrozza d´epoca per fortuna ritrovata, non escludono siano stati da tre a cinque i malviventi a perpretare il furto al castello. Quel che lascia perplessi i militari è la mancanza di testimoni, nonostante ben tre autovetture abbiano varcato il cancello principale dell´immobile per uscirne. E, tra l´altro, pare proprio che non ci siano gravi segni d´effrazione per recarsi all´interno dell´edificio. Le auto sono state lasciate con le chiavi inserite, è stato pertanto semplice salirvi a bordo e rubarle, ma sembra assurdo che nessuno si sia accorto di nulla e, soprattutto, di una vecchia Rolls Royce che transitava per le strade, a meno che non sia stata caricata a bordo di un altro camion. Ma anche in questo caso pare impossibile che nell´affollato quartiere “167” dove si staglia il piccolo castello, peraltro posizionato sulla strada principale, nessun abbia visto o sentito o percepito nulla. Il mistero s´infittisce: nessun rumore, pare niente scasso, il padrone di casa fuori sede, persone di fiducia che ruotano attorno al castello ignare di tutto; chi ha voluto depredare “Casino Bruno” (forse con l´ausilio di un basista) sapeva però che avrebbe potuto farlo con facilità e così è stato, magari su commissione. Alcune persone che orbitano attorno alla struttura non è escluso debbano chiarire ben presto la loro posizione. Nel frattempo, il furto è stato denunciato ai carabinieri della locale Stazione.

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