Ragusa, Cacioteca Regionale Siciliana chiusa per inagibilità, Mauro (FI): “Sbigottito dalla risposta del vice presidente Barresi!”

giovanni mauro“Apprezzo che dai vertici del Corfilac sia arrivata una risposta su quanto da me sollevato nei giorni scorsi in merito al fatto che la Cacioteca Regionale Siciliana non sia più fruibile da almeno nove mesi. Tuttavia non era la risposta che mi aspettavo, anzi: sono rimasto sbigottito e sconcertato da certe dichiarazioni”. E’ il parere del senatore Giovanni Mauro che nei giorni scorsi era intervenuto per denunciare lo stato in cui versa la Cacioteca Regionale Siciliana, inaugurata a gennaio 2012 e chiusa dopo appena 15 mesi per la caduta di una parte del controsoffito.
“Quanto afferma il vice presidente del Corfilac – dice il senatore ibleo – è ancora più grave di quanto il sottoscritto potesse immaginare. Innanzitutto Barresi imputa la causa del danno ad una infiltrazione d’acqua, vale a dire che l’impermeabilità della struttura alle piogge non sarebbe tale da mantenere l’ambiente asciutto, ma dalle informazioni che ho, invece, si sarebbe trattato di un malfunzionamento dell’impianto antincendio. Quindi una questione di ordinaria manutenzione, piuttosto che di costruzione dell’edificio in sé. Inoltre, dalle dichiarazioni di Barresi si viene a sapere che l’inagibilità della struttura è una condizione preesistente e non effetto del crollo del soffitto. Cioè la Cacioteca era inagibile già al momento della inaugurazione due anni fa. Grave, gravissimo!”.
“Se tutto questo fosse vero – continua Mauro – vorrebbe dire che è stato tagliato il nastro ad una struttura che presentata come un’eccellenza di livello europeo, ma senza che questa avesse le carte in regola. E se non ci fosse stato il problema all’impianto antincendio la Cacioteca sarebbe stata ancora aperta pur senza i necessari adempimenti burocratici? E se si fosse verificato un qualsiasi incidente durante una delle manifestazioni che lì si sono svolte, chi ne avrebbe risposto? Forse arresi non si rende conto della gravità di quanto egli stesso ha ammesso nel suo comunicato stampa”.
“E ancora – aggiunge l’esponente di Forza Italia – dai vertici del Corfilac non c’è stata alcuna risposta su un’altra questione: i formaggi che fine hanno fatto? E’ vero che sono stati regalati? Ho saputo che anche una consistente fornitura di acqua minerale donata da una nota ditta e messa a disposizione per essere usata durante gli eventi è stata, invece, distribuita ai dipendenti. Capiamoci, si tratterebbe questo, se vero, di un eventuale danno economico di scarsa entità. Ma quello che disturba è il principio in sé. Preoccupa il metodo “privatistico” con il quale sarebbe gestito l’ente se queste voci venissero confermate”.
“Apprezzo lo sforzo di aver voluto cercare una risposta ai miei interrogativi di qualche giorno fa – conclude Mauro – ma ho come l’impressione che si sia tentato di spegnere un incendio con la benzina. E’ necessario, a questo punto, che chi di dovere intervenga con delle indagini accurate”.

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