È deceduto il vescovo emerito della Diocesi di Noto, monsignor Salvatore Nicolosi. Aveva 92 anni. Era stato a capo della Diocesi netina per 28 anni. Sono stati Sua Eccellenza Mons. Antonio Staglianò, i Vescovi emeriti Mons. Giuseppe Malandrino e Mons. Mariano Crociata, il Presbiterio, i Diaconi e il Seminario Vescovile, ad annunciare che alle ore 6,00 di stamani il Signore lo ha chiamato a sé nel giorno in cui la liturgia della Parola nella Celebrazione Eucaristica propone il suo motto episcopale: «questa è la nostra vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede» (1Gv 5,4).
In un momento di crisi politica ed economica della nostra società, dove la Chiesa si dibatte molto spesso tra profezia e diplomazia, ci piace dare risalto a questa figura che ha sicuramente portato il respiro del Concilio Vaticano II nella diocesi netina da lui guidata per ben 28 anni. Mons. Micolosi ricevette l’ordinazione episcopale il 21 aprile 1963 nella Chiesa Cattedrale di Catania e fece il suo ingresso nella Diocesi di Lipari il 23 giugno 1963. Vi rimase per 7 anni, quindi venne trasferito dal papa Paolo VI nella Diocesi di Noto, dove si insediò il 29 agosto 1970 e dove ancora oggi, dopo aver lasciato per raggiunti limiti di età, la guida pastorale, risiede.
Nel suo insegnamento di pastore sono presenti parecchi esortazioni su tutti i versanti dell’azione pastorale della Chiesa: l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la carità. Trovo opportuno , in occasione del suo passaggio alla casa del Padre, offrire ai lettori alcuni sui insegnamenti nell’ambito dell’evangelizzazione e della politica, insegnamenti diretti alle comunità cristiane e ad amministratori ed uomini politici, perché possano essere di esortazione in questo nostro tempo di decadenza dei valori e dell’ etica della politica.
Mons Nicolosi, in una omelia del 1976 così diceva rivolgendosi ai sacerdoti, ai laici e alle comunità religiose: “Andate, io vi dico con Cristo, andate a portare a tutti il suo messaggio di pace, il suo messaggio di amore…Dobbiamo stimolare tutti i membri delle nostre comunità parrocchiali ad essere fedeli alla vocazione battesimale, a sentirsi responsabili, a fare uno spazio interiore il più possibile grande alla voce dello Spirito, per diventare suoi idonei strumenti, apostoli ed evangelizzatori”.
Per quanto riguarda l’ambito politico, nel 1990 Mons. Salvatore Nicolosi invitava a porre in essere la politica dell’uguaglianza e del bene comune, affermando: “E necessario restituire autorevolezza alle pubbliche istituzioni e puntare con decisione verso un servizio che miri al bene della collettività intera, con particolare riguardo alle classi e ai settori sociali, culturali ed economici più emarginati e depressi, da promuovere e sostenere”.
Dunque la politica della legalità, verità e trasparenza era la via maestra che Mons. Nicolosi indicava nei discorsi agli amministratori e ai politici in occasione della sua Visita Pastorale: “State all’erta – affermava – contro la tentazione del clientelismo, delle beghe inutili e degli interessi di parte”, auspicando “quella politica che non trasforma il potere in dominio clientelare o di stampo mafioso, ma lo esercita come servizio al bene di tutta la collettività…; quella politica che viene esercitata nella limpida trasparenza e nell’aggiornata competenza ed è ancorata ai valori e ai principi morali che nobilitano l’uomo”.
Progettualità, competenza, moralità, oculatezza nelle scelte politiche sono state le coordinate che Mons.Nicolosi nella sua guida pastorale ha sempre indicato a tutti coloro che hanno percorso la scena politica. E il tono con cui si è rivolto a politici e amministratori non ha mai contenuto aliti di moralismo né ricette che s’impongono dall’alto o ha cercato di determinare sostituzioni indebite o ingerenze improprie; il suo intento è stato sempre quello di spronare i politici alla reazione contro la logica dell’egoismo, dell’arrivismo, del dominio e del possesso, per costruire una democrazia partecipativa e responsabile: “Mirate – scriveva nel 1990 Mons. Nicolosi rivolgendosi ad amministratori della cosa pubblica – ad una progettualità che renda veramente matura l’esecuzione del vostro mandato amministrativo e fate in modo di informare – con iniziative dinamiche ed opportune – la collettività, così da favorire una graduale educazione alla democrazia di base e da ricevere da questi utili sollecitazioni. Sappiate gestire con oculatezza e competenza le risorse finanziarie, evitando inutili sprechi vuoti ed edonistici sbocchi verso iniziative non ordinate all’interesse comune”.
Amministratori, politici, cattolici impegnati in politica, le città della diocesi e la Chiesa netina tutta possano fare far tesoro di questi sempre attuali insegnamenti di Mons. Nicolosi. E’ sicuramente uno dei modi migliori per poter trarre dalla sua figura una lezione di vita per contribuire a costruire la società di questo nostro tempo
I funerali si svolgeranno lunedì 13 gennaio, alle 16 nella Cattedrale di Noto.
Cordoglio del sindaco di Modica, Ignazio Abbate. “Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del Vescovo emerito di Noto Mons. Salvatore Nicolosi. Mons. Nicolosi, alla guida della Diocesi netina per quasi trent’anni, ha lasciato un’impronta forte per tutta la comunità della Diocesi. La sua presenza ha costituito un caposaldo per la diffusione dei valori cristiani e una significativa testimonianza di sostegno alle istituzioni ecclesiastiche”.