Quaranta giorni di prognosi, salvo complicazioni e mano fortemente compromessa. E’ questa la prognosi stilata dagli ortopedici dell’Ospedale Maggiore di Modica dopo il delicato intervento chirugico alla mano effettuato sabato sera sul cacciatore catanese G.A., 41 anni, rimasto seriamente ferito alcune ore prima per l’esplosione del fucile da caccia, durante una battuta insieme con altri tre amici, nella campagne di Scicli. Doveva essere una giornata rilassante, dopo una settimana di lavoro ed invece ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. Gli agenti del Commissariato di Modica, che si sono subito occupati della vicenda, stanno indagando. Secondo il racconto fornito dalle parti interessate, i quattro cacciatori erano arrivati dal catanese, muniti di regolare licenza e di porto d’armi e si erano portati tra Sampieri e Scicli. Intorno alle 13 la vittima ha impugnato il fucile calibro 12 sovrapposto di uno dei suoi “compagni di avventura” e con questo ha sparato un colpo e che ha avuto un’effetto inatteso: l’arma è esplosa provocando un foro di circa 11 centimetri nella parte della cassa, proprio nella zona impugnata dal quarantunenenne. Immediatamente soccorso, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica dove sono stati allertati gli ortopedici che in serata hanno provveduto all’intervento chirurgico alla mano sinistra. Nella stessa serata sono arrivati anche i familiari dell’uomo, ora ricoverato in reparto. Bisognerà stabilire i motivi dell’esplosione: si potrebbe trattare di un difetto dell’arma oppure dall’uso di cartucce più potenti rispetto a quelle che, di fatto, la struttura del fucile potrebbe tollerare
L’incidente di caccia a Scicli. La vittima ferita dal fucile del compagno
- Gennaio 20, 2014
- 1:12 am
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