Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa ha notificato la conclusione delle indagini dell’ inchiesta “Guido Tersilli” che riguarda una presunta truffa all’Inps e un danno erariale di un milione di euro, per concessioni di pensioni di invalidità in realtà non spettanti. Vari i capi d’imputazione: dall’associazione per delinquere alla truffa al falso. Il numero degli indagati “originariamente 197) è notevolmente sceso di circa settanta unità. Si tratta di medici e dipendenti dell’Asp Ragusa, politici ed ex politici, componenti lo staff delle segreterie politiche degli ex parlamentari regionali Riccardo Minardo e Innocenzo Leontini, i due indagati di spicco, consiglieri comunali pro tempore di Ragusa, Modica e Ispica e un centinaio di presunti falsi invalidi. Le ipotesi di reato sono l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico. I presunti falsi invalidi sono invece accusati di concorso in truffa aggravata. Nei giorni scorsi il Tribunale della Libertà di Catania si era espresso nei confronti di Leontini e Minardo rigettando il ricorso del Procuratore, Francesco Puleio, sull’adozione di misure personali restrittive nei confronti dei due, ritenendo tutti gli atti accusatori “inammissibili” per un cavillo procedurale. “Anche in caso contrario – dice l’avvocato Salvatore Campanella, legale di fiducia di Leontini – tali atti non avrebbero giustificato accuse tanto pesanti in quanto fondati esclusivamente su una perizia redatta da un consulente che si è a suo tempo basato solo sui carteggi, senza sentire le parti in causa”. In precedenza era stato il Gip di Modica a respingere sia la richiesta di provvedimenti personali restrittivi ed anche quella per il sequestro dei capitali nella misura del presunto danno erariale contestato e pari, come accennato, a circa un milione di euro. Per questa seconda richiesta anche il Tribunale della Libertà di Ragusa aveva deciso di rigettarla. La presunta truffa all’Inps si sarebbe concretizzata nella concessione indebita di pensioni di invalidità che non sarebbero spettate a coloro che ne avevano fatto richiesta sulla base di presunte dichiarazioni mendaci tramite il presunto “aiutino” di politici e medici conniventi.
Le indagini condotte dall’allora procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, avevano portato alla scoperta di decine di persone che erano state riconosciute come invalide da alcuni medici ragusani che sarebbero stati sollecitati da politici che incidevano sulla formazione delle commissioni mediche iblee.