Il sospetto caso di tubercolosi al CpA di Pozzallo. Stazionarie le condizioni del giovane somalo

ospedaleStazionarie le condizioni del ventenne migrante ricoverato a Modica nella divisione di Malattie Infettive in osservazione al fine di stabilire se effettivamente i suoi problemi siano da ricondurre proprio alla tubercolosi. Il giovane molto probabilmente sarebbe arrivato a metà dicembre, e dopo un periodo di soggiorno presso il centro pozzallese è stato ricoverato a Modica. Per minimizzare gli effetti negativi disposta ora presso il centro la profilassi di rito, anche se pare riguarderebbe solo il gruppo di migranti arrivati con lui, nello stesso sbarco. Sotto controllo invece già la situazione per quanto riguarda Forze dell’Ordine e volontari della Protezione civile. Il caso del giovane somalo, registrato lo scorso agosto, aveva già fatto scattare ampie azioni di profilassi che coprirebbero i “vaccinati” per cinque anni, rassicurando gli animi in termini di “profilassi immunitaria” e “sorveglianza sindromica”. E così proprio ieri un gruppo di 59 immigrati è stato trasferito senza difficoltà presso altri centri, con 9 minori portati a Reggio Calabria. Oggi un’altra partenza, un altro gruppo formato da 50 immigrati, che farebbe scendere a 160 il numero di ospiti presso il Centro. Una strategia non legata al caso sospetto, quanto finalizzata a sgomberare in tempi brevi i locali pozzallesi in vista di lavori manutentivi previsti e richiesti dalla Prefettura da tempo per rifare la pavimentazione sconnessa e risistemare le due zone notte, con la realizzazione di nuovi letti a castello.

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