Quando per “attaccare” si utilizzano gli atti di buona amministrazione realiizati dagli avversari è evidente che il livello scende. Apprendo con grande rammarico che la segreteria del partito democratico di Scicli comunica alla stampa che riuscire a prevedere un finanziamento di 15 milioni di euro, cioè quasi 30 miliardi di vecchie lire, è poca cosa. Chi conosce la gestione di un ente pubblico può facilmente comprendere che l’ammontare investito, per questo comparto, è il segno di una grande attenzione che non è arrivata per caso. E’ il risultato finale ottenuto grazie a estenuanti sollecitazioni di un semplice deputato che conosce i numerosissimi problemi degli agricoltori, perché è tutti i giorni a contatto con gli stessi. Voglio però “raccogliere” quanto di positivo è nel documento del Pd di Scicli anche perché, su questo tema, i rappresentati del Pd regionale sembravano condividere questo provvedimento. Sono convinto che proprio per il fatto che a beneficiare di queste risorse possono essere anche imprese operanti in altre realtà territoriali, anche l’attacco degli esponenti di questo importante partito politico può servire a pubblicizzare meglio questo strumento. Personalmente ritengo che oggi, in questo momento di crisi, alimentare divisioni tra questo o quel partito serve solo a peggiorare la condizione di chi poi subisce le conseguenze drammatiche della recessione. E’ anche per questi motivi che rispondo evitando di alimentare polemiche, sforzandomi di trovare ciò che ci può unire piuttosto che cercare “pretesti” inutili per “raccogliere” qualche consenso in più. Aggiungo a queste considerazioni alcune utili indicazioni (scheda di lettura) in modo che, assieme agli amici del Pd provinciale, possiamo pubblicizzare tutti meglio questo strumento normativo, per fare in modo che i nostri agricoltori riescano a beneficiare più degli altri di questi fondi. Scheda di lettura Finanziamenti a favore delle imprese agricole per la formazione di scorte Come nasce? L’on. Orazio Ragusa, al fine di contribuire ad alleviare i problemi derivanti dalla crisi che ha colpito l’intero comparto agricolo, aveva presentato uno specifico disegno di legge. Lo stesso è stato inserito, nei contenuti essenziali, come emendamento, nella legge di bilancio regionale e votato dall’Ars. Strumento. Finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese agricole di produzione primaria, singole o associate, aventi qualsiasi forma giuridica con sede nel territorio regionale e regolarmente iscritte alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Le stesse devono avere la sede nel territorio siciliano e devono essere regolarmente iscritte. Cosa finanzia? L’acquisto di prodotti e materiale di consumo, funzionali all’esercizio dell’attività agricola. Per materiale di consumo si intende quel materiale utilizzato direttamente per la gestione dell’attività e quindi non inserito nell’inventario. Non finanzia l’acquisto di beni strumentali. Significa che gli agricoltori potranno ottenere finanziamenti per acquistare plastica per la copertura delle serre, piantine, concime e quanto occorre per la propria attività. Quanto finanzia? Questa misura nasce per favorire le piccole imprese. Si è voluto dare un taglio diverso rispetto al passato. E’ capitato, infatti, che troppo spesso a beneficiare di fondi regionali sono state prevalentemente le grandi imprese. L’importo massimo finanziabile è 50.000 euro, entro il limite del “de minimis” in agricoltura e 500.000 euro per le imprese associate attive nel settore della lavorazione, trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole primarie. Procedura. La procedura seguita per la concessione dei finanziamenti è quella valutativa a sportello (L.R. 23/12/00 n. 32). E’ prevista l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e la definizione di soglie e condizioni minime. Ove le disponibilità finanziarie siano insufficienti rispetto alle domande presentate, la concessione dell’intervento è disposta secondo il predetto ordine cronologico. Criteri. I criteri, non stabiliti, per la concessione dei finan¬ziamenti saranno determinati dall’assessore regionale per l’agricoltura e le foreste, con proprio decreto, entro trenta giorni, dalla data di entrata in vigore della legge. Convenzione. L’Assessorato regionale dell’agricoltura e delle foreste, entro sessanta giorni, stipulerà una convenzione con la Cassa regionale per il credito alle imprese siciliane (CRIAS), che assume il ruolo di gestore con¬cessionario. Il tasso di interesse praticato sarà pari al trenta per cento del tasso di riferimento della Banca centrale europea (BCE) aumentato di un punto per le imprese di nuova costituzione e per giovani agricoltori; e nella misura del quaranta per cento del tasso di riferimento BCE aumentato di un punto per le altre imprese. Esempio. Il tasso Bce (8/04/09) è pari all’1,25%. Significa che, nel caso di giovani agricoltori il calcolo sarà così effettuato: (1,25*30%) + 1 = 1,375 La Crias potrà chiedere una commissione a copertura delle spese di istruttoria non superiore a euro cento cinquanta. Garanzie. Per i finanziamenti di importo sino ad euro trentamila l’impresa richiedente non è obbligata a fornire garanzie reali; per finanziamenti di importo superiore a euro trentamila, sono richieste garanzie reali o patrimoniali, personali o di terzi. Impegno finanziario. Per l’attuazione di questo strumento la Regione Sicilia ha impegnato 15 milioni di euro. Per l’esercizio finanziario 2009 si provvede mediante stanziamento nell’apposito capitolo; per gli esercizi finanziari 2010 e 2011 si provvede mediante legge di bilancio. Grazie al meccanismo degli interventi finanziari si genera un effetto moltiplicatore che consente di disporre di risorse finanziarie ingenti, quantificabili in diverse centinaia di milioni di euro.
L’on. Ragusa risponde all’attacco del Pd di Scicli
- Maggio 18, 2009
- 1:01 pm
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