“La tutela del Born in Sicily, anche attraverso la tracciabilità dei prodotti agricoli, è una delle azioni che stiamo portando avanti con forza e che registra risultati importanti”.Con queste parole l’ on. Orazio Ragusa plaude ai risultati portati avanti dal nucleo operativo congiunto, composto da ispettori del Servizio Fitosanitario regionale e da personale specializzato del Corpo forestale, che su mandato della Regione Siciliana sta facendo serrati controlli nei vari mercati a difesa e tutela dei veri prodotti locali. I danni causati dall.agropirateria e dall’agromafia ammontano ad almeno 5 miliardi di euro che vengono, di fatto, sottratti alle aziende agricole siciliane. Per questo, i controlli sono fondamentali perché non solo minano la salute dei consumatori ma ingannano i cittadini e chi vuole acquistare prodotti isolani. Tolleranza zero. Questa è la linea che abbiamo deciso di portare avanti, – sottolinea l’on. Ragusa- gli sforzi quotidiani dei nostri agricoltori vanno tutelati, sono loro che rendono la nostra terra famosa in tutto il mondo grazie a quei prodotti che se sono riconosciuti come eccellenze territoriali come tali vanno difesi! Per questo la lotta all’agropirateria ed alla contraffazione sono gli elementi strategici per la sopravvivenza dell’agricoltura di Sicilia. Il controllo effettuato a Vittoria è solo il primo di una lunga serie di azioni che ci porteranno a verificare tutti i punti di snodo commerciale della nostra isola, ma questo non basta! Chiediamo anche all’Europa di difendere e tutelare i nostri produttori che, invece, si vedono firmare accordi “capestro” che ancora una volta impongono al nostro territorio una massiccia entrata di prodotti provenienti dal Marocco e da altri paesi che sottraggono spazi importanti di mercato ai nostri agricoltori.
Compriamo i nostri prodotti, portiamo sulle nostre tavole la vera Sicilia! Dare informazioni e consapevolezza al consumatore, questa è una strada che bisogna percorre, è una strada che deve trovare uniti tutti i soggetti che credono in un modo corretto di fare impresa, perché le scelte siano consapevoli e chi acquista un prodotto lo faccia perché frutto di una scelta e non perché risultato di un inganno. Per cui- conclude Ragusa – da una lato bisogna continuare con questi controlli a beneficio della tutela del Born in Sicily, dall’altro bisogna dare nuovo mercato ai nostri prodotti sia respingendo accordi che ci sottraggono fette di mercato non indifferenti, sia impegnandoci come singoli cittadini a portare sulle nostre tavole tutto quello che la nostra terra produce.