TRIBUNALE DI MODICA. CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER MAROCCHINO ACCUSATO DI STALKING

Il primo arresto in assoluto a Modica per "Stalking"(recentem ente normato dal decreto legge 11 che con l’art. 7 ha introdotto l’art. 612/bis in tema di atti persecutori)sarà “di scena il prossimo 25 giugno. La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio, infatti, per il pregiudicato tunisino, Sofiane Diouri, 40 anni, conosciuto in città con lo pseudonimo di Zicof e per avere svolto attività ambulante di paninaro, arrestato dalla polizia lo scorso 10 marzo per rapina aggravata in danno dell’ex moglie, anche lei tunisina, dalla quale si era separato da diversi anni. Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica,, Maurizio Rubino, ha fissato l’udienza per il prossimo 25 giugno. “Zicof” era finito in manette dopo l’ennesima lite, quando si era presentato nella casa dove vive la donna con i tre figlioletti, al Quartiere Santissimo Salvatore. L’aveva minacciata con un grosso coltello ed in seguito l’aveva pesantemente minacciata di morte passando alle vie di fatto colpendola ripetutamente e scaraventandola più volte a terra. Poi era fuggito rapinandola la malcapitata della borsetta dove erano contenuti documenti personali e la somma di circa 200 euro. Era stata la stessa donna a telefonare in commissariato. In pochi minuti una pattuglia si era portata sul posto e dopo avere raccolto la denuncia si è messa a ricerca del pregiudicato riuscendo ad intercettarlo poco dopo anche se questi si era disfatto della somma distratta all’ex congiunta. Il denaro era stato, infatti, nascosto all’interno di una casa disabitata. Dopo un breve inseguimento Zicof era stato bloccato ed arrestato mentre la somma era stata recuperata e riconsegnata alla donna. Dalla denuncia-querela sporta dalla parte offesa emergevano ulteriori reati commessi dal tunisino poco prima per cui scattava anche la denuncia ai sensi dell’art. 4 della legge sulle armi poichè aveva utilizzato, portandolo fuori dalla propria abitazione, un grosso coltello da cucina cheè stata, peraltro, sequestrato, utilizzato per mettere in atto le minacce di morte contro l’ex coniuge. Gli era stato, di conseguenza, contestato il reato grave di "Stalking". L’uomo si trova ancora rinchiuso in carcere perchè sono state tutte rigettate le istanze di scarcerazione o di misura restrittiva alternativa

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa