RAGUSA. DA 300 A 600MILA PERSONE IN ATTESA DI TRANSITARE SUL MEDITERRANEO PER RAGGIUNGERE LE NOSTRE COSTE. DIPASQUALE (LA DESTRA) DENUNCIA “E ADESSO? CHE FAREMO? NESSUNO SA DIRCI QUALI SONO LE SOLUZIONI”

Giuseppe  Dipasquale“E adesso? Che faremo? Da 300 a 600mila persone, almeno, si trovano in Nord Africa in attesa di transitare sul Mediterraneo e, quindi, finire sulle coste italiane. Lo ha affermato il ministro degli Interni, agrigentino, in un convegno a Palermo ma non ha saputo indicare le strategie per arginare il drammatico fenomeno”. Lo afferma il commissario cittadino de “La Destra” Ragusa, Giuseppe Dipasquale, rilevando che “però, di contro, si procede a chiudere caserme e commissariati di polizia incoraggiando i traffici clandestini. Il ministro non pensa alla benché minima soluzione a parte vaghi richiami all’Europa. “Noi ci batteremo perché l’Europa difenda le frontiere”, ha infatti detto Angelino Alfano. Ma le frontiere italiane continuiamo a difenderle noi. L’operazione Mare Nostrum sta diventando sempre più mare “Vostrum” o mare “Omnium”. Non è più possibile impegnare risorse ingenti per caricarci di una problematica che non riguarda noi soli ma tutta la comunità europea che continua a fare orecchi da mercante. Non è più possibile che la nostra Marina vada a soccorrere i migranti in difficoltà fin sotto le coste maltesi. Non è più possibile che i Paesi aderenti all’Unione Europea che si affacciano sul Mediterraneo si disinteressino lasciando a noi il compito di provvedere all’aiuto dei migranti dei quali dovremo poi farci carico da soli specie dopo l’approvazione del disegno di legge delega che prevede l’abolizione del reato di clandestinità. Allora, se così devono andare le cose, il governatore Crocetta, politico arguto, solleciti il Governo nazionale a farsi promotore affinché la comunità internazionale possa rivedere la convenzione di Montego Bay del 1982 che stabilisce il limite delle acque territoriali estendendole per lo Stato italiano a 100 miglia marine”.

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