L’apertura del convegno a cura del direttore sanitario, Piero Bonomo, che ha presentato, agli intervenuti, moltissimi, le peculiarità dell’ospedale di Modica e l’assistenza sanitaria che i servizi ed i reparti riescono ad erogare. L’Associazione “Vivere”con il suo presidente, Nino Castronuovo, motore propulsivo dell’evento, particolarmente e visibilmente emozionato, testimonial di un’esperienza personale che gli ha cambiato la vita, da qui l’impegno a fare informazione a tutto campo per prevenire questo tumore.
La senatrice Venerina Padua, componente della XII Commissione Sanità, che ha intrapreso questa campagna, per prevenire portare avanti progetti di prevenzione sul carcinoma del colon-retto. “E’ un tumore che si pone al secondo posto per le donne dopo la mammella e al terzo posti per gli uomini dopo la proposta e il polmone: nel 2012 , 52 mila nuovi casi e 20mila vittime. Il rischio aumento nelle persone con un’età superiore a 50 anni. Proprio per questi dati, così chiari nella loro crudezza, bisognerebbe mettere in campo un’azione di prevenzione efficace che si articola in prevenzione primaria, nell’evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. La prevenzione secondaria che permette la diagnosi precoce di una patologia consentendo così di intervenire precocemente sulla stessa ma evitando o riducendo la comparsa: appunto lo screening del cancro colon rettale”, parte dell’intervento della senatrice Padua. Ancora un aspetto che ha sottolineato, “la presenza, oggi, qui in questa sala stracolma di persone, con l’assessore Lucia Borsellino, il neo Direttore dell’ASP, Maurizio Aricò, accompagnato dal Commissario Straordinario, Vito Amato e dall’ex Commissario Straordinario, Angelo Aliquò, le comunità scientifiche, gli operatori della sanità e il volontariato, dimostrano che tutti insieme, facendo squadra possiamo ottenere grandi risultati dando risposte ai bisogni della gente.”
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti il dott. Renato Cannizzaro, presidente della FISMAD (Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente), il dott. Giuseppe Milazzo, Segretario Nazionale AIGO ( Associazione Italiana Gastroenterologi), il prof. Giorgio Giannone, direttore della Chirurgia Oncologica dell’ospedale Garibaldi di Nesima di Catania, infine la presentazione del lavoro che in equipe il team composta da i dott.ri Giuseppe Ferrera, Carlo Puglisi e Vincenzo Antonacci stanno portando avanti per combattere questo tumore.
Presenti anche i sindaci di Modica, Ignazio Abate e di Scicli, dott. Franco Susino.
Le conclusioni fatte dall’Assessore Borsellino hanno messo in evidenza l’importanza che questa regione dovrà avere come obiettivo: Entro il 2015 dovrà raggiungere il 100% della popolazione a rischio nel fare lo screening. L’Asp di Ragusa, come è risaputo, è sempre attenta ed impegnata ed è sempre un piacere venire qui a constatare le buone pratiche. La Rete ospedaliera adesso è approvata, siamo la prima regione in Italia a dotarsi del piano di rimodulazione – dice l’assessore Borsellino – Abbiamo persino anticipato i tempi, dato che il ministero della Salute non ha ancora approvato il regolamento”. Borsellino parla di “operazione verità sull’offerta sanitaria in Sicilia, un piano condiviso con tutti gli attori del sistema: associazioni, sindacati, amministratori, sindaci, cittadini, risorse, circa 400 milioni di euro, per l’edilizia ospedaliera e per l’ammodernamento tecnologico delle strutture. Prorogheremo, per il momento, gli incarichi in scadenza e ripartiremo, appena possibile, con i concorsi.”
Davvero una giornata particolare quella di ieri al convegno di Modica.
Si aspettava l’arrivo programmato dell’Assessore Borsellino, ma non certamente quello del nuovo direttore generale, un vero fuori programma. Che si è replicato questa mattina, nel convegno a villa Dipasquale sul tema: “Problematiche socio sanitarie e procedure TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e ASO (accertamento sanitario obbligatorio) in salute mentale”. Infatti il responsabile del corso, dott. Pino Sapienza e il presidente del Lions, Giovanni Nicosia, hanno avuto parole di grande entusiasmo e piacevole sorpresa per l’inaspettata visita. L’accoglienza, anche in questa circostanza è stata calda e premurosa nei confronti del nuovo manager.
Il dott. Aricò ha subito dimostrato, sia nell’iniziativa di ieri che in quella di oggi, grande riconoscimento di un ottimo lavoro nei confronti di chi, prima di lui, aveva già iniziato: “Le sfide che mi sono state lanciate sono davvero molto impegnative, ma farò di tutto per continuare con il massimo impegno il percorso tracciato da chi mi ha preceduto. Sarò vicino a tutti, dico tutti, perché è l’insieme di ogni piccola parte che fa grande un sistema e noi che salvaguardiamo la salute prima di tutti dobbiamo essere sempre pronti alle sfide e a dare risposte certe.”
La visita del dott. Aricò è continuata, impegnandolo tutta la mattinata.
Un veloce saluto negli uffici della sua nuova sede di lavoro, piazza Igea, dove, anche qui, lo hanno accolto calorosamente i dipendenti, ma il momento più intenso è stato certamente quello presso la Speciale Unità di Accoglienza Permanente, nella RSA (Residenza Sanitaria Assistita), dove il direttore ha avuto modo di constatare come ci si prende cura di chi vive in uno stato di prolungato e ridotta coscienza (cosiddetti “stati vegetativi” e “stati di minima coscienza”). A riceverlo il responsabile, dott. Giovanni Ragusa e l’equipe del reparto.
Infine, la mattinata si è conclusa con la visita presso il Centro Trasfusionale dell’ASP, dove ad accoglierlo c’erano il direttore, Piero Bonomo e Giovanni Garozzo.