Conferita ai pozzallesi unitamente ai cittadini di Portopalo di Capo Passero “La Palma della Pace-Giorgio La Pira”

Antonio-StaglianòIl Comitato organizzatore de “La Palma della Pace – Giorgio La Pira” – istituita a Pozzallo nel 1999 dalla Parrocchia S. Maria Portosalvo, dalla Confraternita “Maria SS. Addolorata” e dall’Associazione “Giorgio La Pira- Spes contra spem”- ha deciso di conferire ai cittadini di Pozzallo unitamente ai cittadini di Portopalo di Capo Passero “La Palma della Pace-Giorgio La Pira” dell’anno 2014. Consapevoli della testimonianza di civile accoglienza e di fraterna solidarietà manifestate dai cittadini dei due Comuni costieri, sensibili all’eredità di Giorgio La Pira, “voce e parola della povera gente”, che al Mediterraneo dei popoli, al Lago di Tiberiade del cammino di Abramo, affidava la cristiana ed esaltante speranza della fratellanza e della pace.
La cerimonia si svolgerà la Domenica delle Palme domani alle ore 18.30 nel piazzale antistante il Palazzo-Torre Cabrera, dopo la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Antonio Staglianò.
Pertinente si rivela la motivazione del conferimento de “La Palma della Pace- Giorgio La Pira” ai cittadini dei due comuni costieri, che accolgono le maree umane contrassegnate dall’ offesa storica e sociale ai diritti umani.

Motivazione

AI CITTADINI DI PORTOPALO DI CAPO PASSERO E DI POZZALLO

I cittadini delle due città costiere, memori delle lunghe traversate oceaniche che nei secoli passati segnarono gli emigranti siciliani nel viaggio della speranza verso l’America in cerca dell’ agognato lavoro e della negata dignità umana, sono tutt’oggi partecipi del percorso inverso intrapreso dalle migliaia d’immigrati arabi e africani i quali, come i siciliani di allora, fuggono dalla miseria, dalla fame, dalla malattia e dalle guerre. Agli innumerevoli e provati migranti che sbarcano sulle coste siciliane, i cittadini del litorale, dove echeggiano voci di aiuto e di soccorso, hanno offerto e continuano a offrire l’abbraccio umano e l’accoglienza solidale, intuendo che la precarietà di vita, spesso destinata a spegnersi in rotte perdute, interpella il credo religioso e il civile impegno. Oggi, nonostante una crisi epocale dell’economia, esiste ancora la differenza economica tra paesi ricchi e paesi poveri, tra nord e sud del mondo. In questo modo si attualizza la profezia del pozzallese Giorgio La Pira, già Sindaco di Firenze: ”Fare delle Nazioni, nel rispetto dei loro inconfondibili caratteri,un’unica famiglia umana in modo da assicurare a tutti gli uomini la gioia del lavoro,della casa,della fraterna assistenza e della ricchezza culturale, spirituale e religiosa”

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