Il primo seminario formativo a Ragusa promosso dall’Ordine dei Giornalisti, in collaborazione con la sezione provinciale di Ragusa dell’Assostampa ha registrato la partecipazione di più di 80 colleghi che hanno avuto modo di confrontarsi su un tema di grande attualità ed estremamente delicato nell’attività giornalistica: ‘Il diritto di cronaca e la tutela del minore”. A parlarne il sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa Monica Monego, la psicologa Gisella Turtula e il segretario dell’Assostampa di Ragusa Gianni Molè. L’obiettivo del seminario era quello di offrire un’occasione di confronto tra le varie professionalità, per contribuire alla formazione di un linguaggio e di una cultura condivisi. Le tematiche trattate e i profili di intervento pratico, proposti su diversi casi giudiziari attraverso alcuni esempi riguardanti fatti di cronaca recentemente accaduti hanno reso operativo e pragmatico oltre che interessante il seminario.
Il sostituto procuratore Monica Monego ha focalizzato il suo intervento sui reati che interessano la sfera del minore e sulle procedure che si attivano per tutelarlo durante la fase delle indagini e di incidente probatorio, il segretario dell’Assostampa Gianni Molè invece si è soffermato sulla ‘Carta di Treviso’, che impegna i giornalisti “per una cultura dell’infanzia“ e che ribadisce il rispetto per la persona del minore. La Carta di Treviso, codice di autoregolamentazione dei giornalisti, ha anticipato di qualche anno quello che poi lo Stato ha sancito con la legge sulla privacy. La carta di Treviso fissa tra l’altro il mantenimento dell’anonimato nei confronti del minore, il che implica la rinuncia a pubblicare elementi che anche indirettamente possano comunque portare alla sua identificazione. La psicologa Gisella Turtula invece ha affrontato il tema della protezione del minore sul piano psicologico. Mentre la magistratura ordinaria si occupa dell’accertamento dei fatti e della condanna o dell’assoluzione dell’imputato e il Tribunale per i minorenni garantisce la protezione del minore da ulteriori comportamenti di violenza, dall’altra parte la figura del psicologo cerca di fornire un sostegno terapeutico al minore abusato. “La protezione dei minori – ha aggiunto Gisella Turtula – non si può limitare alla loro tutela penale, né alle misure per fronteggiare l’emergenza, ma deve abbracciare un intero processo d’intervento che abbia al centro l’interesse della vittima e come scopo la sua sana crescita psicofisica”.
Primo seminario formativo dei giornalisti ragusani. ‘Diritto di cronaca e tutela dei minori’
- Aprile 12, 2014
- 8:14 pm
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