Mentre Sellerio prepara una festa evento per maggio, al Salone del libro di Torino, il pubblico tv dovrà invece aspettare il prossimo anno per il ritorno del commissario e per la seconda serie del prequel, “Il giovane Montalbano”, che ha il volto intenso di Michele Riondino. La produzione tv si prepara intanto a festeggiare il miliardo di telespettatori.
Sono queste le ultime novità che riguardano il poliziotto più amato della tv, il personaggio letterario nato dalla penna di Andrea Camilleri. A poco più di 20 anni dall’uscita del primo libro “La forma dell’acqua”, edito appunto da Sellerio, il successo di Montalbano è plateale e sotto gli occhi di tutti. Lo sguardo ironico e sornione sulla vita, l’intelligenza di scrittura, la facilità d’inventiva di Andrea Camilleri impongono subito il commissario all’attenzione dei lettori.
Sarà poi l’esordio in tv, nel maggio 1999, a consacrarlo come un eroe cult, complici l’interpretazione sanguigna, gli scatti d’ira e le debolezze malcelate, la dolcezza e la cocciutaggine, la stazza mediterranea e persino le gambe arcuate di Luca Zingaretti. Ma adesso la Palomar annuncia che tornerà a girare ancora una volta in terra iblea. “Stiamo scrivendo entrambi, sia il Montalbano classico, sia il giovane: entrambi andranno in produzione nel 2015, quattro serate per il primo (una sarà la trasposizione dell’ultimo romanzo sfornato da Camilleri, Un covo di vipere) sei per il secondo – spiega Carlo Degli Esposti, che con la Palomar produce entrambe le serie – Ho sempre pensato, ma dopo Braccialetti rossi ne sono ancora più convinto, che un successo nasca innanzi tutto dalla potenza di scrittura. I nostri prodotti non sono industriali, ma artigianali”.
Alla Palomar hanno un gran da fare ad aggiornare continuamente i numeri del boom di Montalbano: “Siamo arrivati a un ascolto complessivo di 877,036 milioni di spettatori e, visto l’enorme successo anche all’estero, ci prepariamo a superare il miliardo”, gongola il produttore. Un traguardo che sarà sicuramente raggiunto per il 6 maggio 2019, quando il commissario festeggerà il ventennale dal debutto televisivo, all’epoca su Rai2 (prima del trionfo su Rai1), con “Il ladro di merendine”.
Da allora il fascino di Montalbano, la terrazza sull’infinito e la spiaggia di Marinella, il faro sullo scoglio piatto, la presenza discreta dell’eterna fidanzata genovese Livia, gli arancini e la pasta ‘ncasciata di Adelina, i pizzini minuziosi di Fazio, l’inguaribile passione per l’universo femminile di Mimì Augello, l’irruenza pittoresca di Catarella sono entrati nell’immaginario e hanno macinato record su record di ascolto, grazie a 26 episodi che hanno generato oltre 110 serate, con risultati impressionanti anche in replica.
Il più visto di sempre è “Una lama di luce”, con 10 milioni 715 mila spettatori e oltre il 38% di share raggiunti a maggio scorso su Raiuno. Un successo che ha assunto le dimensioni di un fenomeno mondiale. In questi anni, il Montalbano tv è stato venduto negli Stati Uniti, in Canada, in tutta l’America Latina, in Australia, Francia, Spagna, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, in Ungheria, Slovacchia, Ex Jugoslavia, Albania, Georgia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Galles, Scozia, Romania e persino in Iran.
Una promozione incredibile per l’area iblea che continua così a raggiungere nuove fette di mercato turistico. Bisogna però saperne approfittare di più.