Maturità: è il momento del “quizzone”. La terza prova scritta (e la più temuta) per gli studenti. In cosa consiste il test.

La terza prova della maturità 2009 è il temutissimo quizzone. Consiste in alcune domande su cinque materie, sorteggiate tra quelle non trattate nelle prime due prove e scelte da ogni commissione d’esame sulla base dei programmi stilati dal consiglio di classe. Le domande del quizzone sono scelte ufficialmente nella mattinata stessa della prova: inutile dunque "supplicare" i prof per qualche soffiata, anche se in questa prova i docenti, se lo decidono, possono aiutare i ragazzi. Anche la durata del quizzone è stabilita da ogni commissione. Come sarà il quizzone? Rispondi con noi a queste domande per verificare la tua preparazione! Ecco le possibili modalità di svolgimento del quizzone: trattazione sintetica di argomenti; quesiti a risposta singola e di difficoltà graduata; quesiti a risposta multipla; problemi a soluzione rapida, più di natura scientifica; casi pratici e professionali (questa tipologia è la più diffusa negli istituti tecnici); sviluppo di progetti (soprattutto per geometri e licei artistici). Le domande a risposta singola e multipla sono le più gettonate. Qualche dritta per il test Leggere bene le domande; rispondere subito alle domande per le quali si è sicuri, guadagnando tempo per rispondere alle domande incerte; per i quesiti a risposta aperta, dovendo argomentare le proprie risposte è meglio una risposta breve, ma che centra il punto, rispetto a risposte chilometriche, ma vaghe; se si brancola nel buio, provare comunque una risposta generica invece di lasciare in bianco. Osare paga sempre. Prepararsi al meglio, anche per gli orali Le ore di studio andrebbero suddivise in unità di 50 minuti circa; tra l’una e l’altra ci si dovrebbe concedere una pausa di 10 minuti. Dopo 3 unità, ci si dovrebbe concedere maggiore riposo. Per imparare al meglio un argomento è consigliabile: – una lettura attenta con l’individuazione dei punti chiave; – un’esposizione orale ripetuta, magari facilitata da uno schema sintetico. Ogni 3 o 4 argomenti nuovi riguardanti la medesima materia, riprendere i vecchi in modo da creare un filo conduttore che accompagni dall’inizio alla fine del programma; – studiare in luoghi che favoriscano la concentrazione e in cui non vi siano fonti di distrazione; – avvalersi di tutte le tecnologie a disposizione, per rendere lo studio meno ripetitivo.
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